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Se i piloti della MotoGP hanno iniziato il 2025 a Barcellona, alcune squadra di Moto2 e Moto3 hanno deciso di farlo a Jerez. A differenza di quelli della classe regina, quelli sul circuito intitolato Angel Nieto sono privati e solo alcune squadre hanno deciso di parteciparvi.
Fra tutte quella di Aspar Martinez, che ha cambiato tutti i piloti nelle due classi. L’attesa era tutta per il campione del mondo David Alonso di Moto3 David Alonso, al debutto in Moto2. Ieri il più veloce è stato Aron Canet segnando il miglior tempo in 1’40”788, alle sue spalle Diogo Moreira (+ 0”279) e Alonso Lopez (+ 0”448). Quarto tempo per Barry Baltus (alla sua prima uscita con i colori del team Fantic) e 5° per Filip Salaca, passato dalla Kalex alla Boscoscuro. Il campione Supersport Adrian Hertas ha provato la Kalex del team Italtrans, pagando un secondo e mezzo da Canet.
Poco più lento (+ 1”735) Alonso, che è stato il più veloce fra i piloti provenienti dalla classe cadetta. “Sono contento di essere stato più veloce sulla Moto2 del mio miglior tempo sulla Moto3 - ha commentato il colombiano - Mi sono divertito, senza pensare ai tempi e cercando di essere più dinamico in sella perché questa moto si muove molto e devi adattarti”.
Circa due decimi più lento di lui è stato Dani Holgado, rivale in Moto3 e ora compagno di squadra di Alonso. “Abbiamo fatto un bel lavoro. Ho avuto ottime sensazioni al mio debutto in Moto2 e ho preso gradualmente confidenza con la moto” il commento dello spagnolo. A chiudere la classifica altri due debuttanti: Collin Veijer e Ivan Ortolà.
In Moto3, invece, è stato Alvaro Carpe (nuovo acquisto del team Ajo) a chiudere davanti a tutti con il tempo di 1’45”520. Alle sue spalle Angel Piqueras e Maxino Quiles. La giornata di test a Jerez ha segnato anche il ritorno di Moto3 di Dennis Foggia. Il romano deve riadattarsi alla 250 dopo due stagione in Moto2 e ha terminato la sua giornata a 1”810 dal migliore.
“È stato un primo giorno pieno di novità: le gomme, la moto, la squadra. Non sapevo cosa aspettarmi perché, se è difficile fare il salto dalla Moto3 alla Moto2, è ancora più difficile dalla Moto2 alla Moto3. Dobbiamo ancora aggiustare piccole cose, si tratta di fare giri” ha spiegato il romano.
