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Moto2, Boscoscuro: "Noi come Davide contro Golia. Nella vita non ho mai mollato"

"Quest'anno avevamo capito da subito che potevamo farcela. Grande soddisfazione aver vinto il titolo con solo quattro piloti schierati e felice per Ogura reduce da un 2023 complesso"

Moto2: Boscoscuro:

Mentre la lotta per il titolo della MotoGP è ancora aperta, la Thailandia ha chiuso i giochi nella Moto2 con il successo di Ai Ogura in sella alla Boscoscuro del team MT Helmets-Msi, una coppa arrivata alla fine di una gara terminata in seconda piazza che ha fatto andare in fibrillazione Luca Boscoscuro.

"Sono felicissimo anche se non ho ancora metabolizzato quello che è successo, probabilmente stasera sarò ancora più contento. E’ un sogno. Sono partito da pilota, ma aver dato vita ad un team e ancora di più aver costruito una moto vincente capace di conquistare un campionato del mondo mi dà una soddisfazione ancora maggiore. Mi spiace solo perché speravo di lottare fino alla fine con gli altri nostri ragazzi, in più adesso si è fatto male Aldeguer alla mano, per cui in Malesia non ci sarà di sicuro e a Valencia non so. Comunque sono contento anche per tutti coloro che lavorano con me e per mia moglie che mi sopporta e mi supporta in tutto", le parole emozionate in esclusiva per GPOne.

Arrivare davanti quando la concorrenza è agguerrita e numericamente superiore non è stata certo una passeggiata. "E' un po' come Davide contro Golia perché noi abbiamo 4 moto e Kalex 24. Vincere il titolo avendo a disposizione appena quattro piloti significa aver fatto veramente un buon lavoro. Anche se le cose in questo momento non girano giuste i nostri corridori sono nei primi cinque posti e questo è un dato di fatto", ha riconsciuto.

Alla domanda se si sia mai sentito dare del pazzo ha invece replicato: "Me l'hanno detto tutti, ma questo anche quando ero un pilota. Mi chiedevano chi me lo faceva fare di rischiare, ma queste sono cose che si sentono dentro. A me le sfide piacciono e più difficili sono e più le amo. Ho cominciato a correre che non c’erano piloti veneti e lì è meglio andare a lavorare che gareggiare. Alla fine sono arrivato nel Mondiale, ho vinto un titolo europeo e un Mondiale privati, quindi qualcosa ho fatto, però questa è la sfida più complessa".

Il 2024 è partito subito alla grande. "Siamo andati fortissimo sin dall'inizio, per cui abbiamo capito presto che avremmo potuto farcela e così è stato. Sono contentissimo anche per Ogura perché arrivava da un campionato difficile e invece quest’anno ha vinto delle gare. Ieri aveva predetto che oggi avrebbe avuto la meglio. Lui ci teneva ad arrivare davanti nei GP e anche oggi ci ha provato. Ammetto che al box tremavo, ma bisogna essere onesti, ha fatto una stagione bellissima, partita non al massimo, però in crescendo".

Quando ci sono i momenti bui il pensiero di rinunciare a tutto si può fare vivo. "Personalmente non mi è mai venuto in mente, nemmeno quando avevamo sbagliato la formazione e abbiamo incontrato delle criticità. Alla fine facendo il bilancio è emerso che molti di loro hanno vissuto la loro miglior stagione da noi o sono andati subito a podio. Questo è un dato che mi inorgoglisce e che nelle difficoltà mi ha dato la spinta di andare. Per carattere non voglio mai mollare", ha concluso.

 

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