Per il secondo fine settimana consecutivo Danilo Petrucci ha dimostrato di avere la pellaccia. A dispetto di una condizione ancora tutt’altro che ottimale, il ducatista ha saputo tirare fuori gli artigli mettendo in scena una bella rimonta fino alla sesta piazza.
“Partire nono non ha aiuto, però almeno ho lottato – ha riconosciuto - Ho provato a stare con Bautista, ma da metà gara ho cominciato a soffrire tantissimo con la schiena e sono stato costretto ad adattarmi; quando ho passato Locatelli lo spagnolo è scappato un po’ via”.
I postumi dell’incidente avuto in primavera continuano a farsi sentire. “Tengo duro perché anziché usare il braccio destro, sfrutto la parte sinistra della schiena per stare in equilibrio, però ad esempio su questo tracciato ci sono tanti cambi di direzione ed è stato davvero complicato. Detto ciò siamo sempre vicini ai primi, anche per questo sarebbe stato bello vedere cosa sarebbe successo partendo dalla seconda fila, come stamattina quando c’è stata una grande bagarre. Allo stesso modo avrei voluto essere maggiormente in forma qui come a Misano, comunque sono contento del lavoro che stiamo facendo, in sella in sento a mio agio e poi lottare davanti dà gusto. Con Alvaro abbiamo fatto un bel duello, con diversi sorpassi, peccato invece, non aver potuto seguire da vicino Bulega. Purtroppo mi è mancata la continuità".
Facendo un bilancio della tre giorni inglese, il ternano ha confidato: "E’ stato un fine settimana dolce amaro, in quanto pur essendo riuscito a limitare i danni, rimane il rammarico per un podio a portata che non è arrivato. Per il resto devo solo rimettermi in forma e sperare che il weekend non abbia pesato troppo sulla spalla e che abbia recuperato un po' di forza".
A preoccuparlo anche il regolamento sulle bandiere gialle. "Mi auguro si trovi una soluzione perché la mia qualifica è stata inficiata dalla caduta di Lowes", ha rimarcato prima di tornare con la memoria al 2023 e alla sua prima top 3 in SBK proprio sulla pista britannica.
"In cosa sono migliorato da allora? Ho fatto progressi con l'assetto e nel modo di lavorare con la squadra considerato che adesso ci conosciamo meglio e i ragazzi riescono ad interpretare meglio le mie indicazioni, tuttavia oggi ho fatto il giro veloce sul finale nonostante dopo i primi quattro giri fossi già in affanno e con gli ultimi dieci davvero complessi, mentre dovrei cercare di essere maggiormente incisivo in avvio con gomma nuova. Per adesso però non riesco ed è un mio punto debole da sempre non avendo trazione", ha infine spiegato.





