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MotoGP, Bagnaia: "L'incidente con Marquez? Zero punti e non per colpa mia"

"Io e Marc abbiamo opinioni diverse, ma siamo d'accordo sul fatto che non fossero necessarie sanzioni. Sono arrabbiato, non avevo le solite sensazioni sulla Ducati e dobbiamo capire perché"

MotoGP: Bagnaia:

Il primo incontro in pista fra Bagnaia e Marquez non è andato nel migliore dei modi e si è trasformato in uno scontro. Tre giri al termine, curva numero 5: Marc prova il sorpasso, allarga la traiettoria, Pecco si ributta dentro e le due Ducati entrano in contatto. Finendo a terra. È la fine dei giochi ed entrambi rimangono con un pugno di mosche. Inutile chiedersi quale sia l’umore del campione del mondo.

Parlo prima della gara, che è la cosa più importante - parte Bagnaia, quando è passata qualche ora dall’incidente - Purtroppo in sella non avevo più le sensazioni di ieri e di questa mattina, ho faticato un po’. Credevo di potere andare all’attacco, invece non riuscivo a essere veloce come i primi e ho dovuto iniziare a guidare stando attento a diversi aspetti. Ho provato a difendermi, ma Acosta andava nettamente più forte di me. Poi Marc ha provato a superarmi, è andato lungo, ha chiuso la sua linea e ci siamo toccati

Vi siete parlati in Direzione Gara?
Giustamente siamo andati insieme, siamo due piloti diversi con due punti di vista diversi, ma entrambi eravamo d’accordo sul fatto che non ci fossero sanzioni. Mi fa arrabbiare il fatto che torni a casa con zero punti, ma bisogna andare avanti”.

Si poteva evitare quell’incidente?
Nei tornantini è sempre difficile. Io non lo vedevo e per lui non c’è stato il tempo di rialzare la moto. Era complicato evitarla, ma la botta che ho preso mi ha fatto chiudere l’anteriore e non potevo fare nulla. Dal mio punto di vista, non ho fatto nulla di rischioso”.

L’arrabbiatura è passata?
Mi girano i coglioni, non ci posso fare niente. Come l’anno scorso, ho finito il secondo GP con uno zero e questa volta non per colpa mia, ma per un incidente di gara. Il campionato è lungo, ma speravo di essere più costante che in passato. Andiamo alla prossima gara provando a fare il massimo, la pista mi piace, ma dovrò fare un passo in avanti perché questo fine settimana è stato un po’ più complicato”.

Questo fine settimana ti lascia dei dubbi?
Non ho dubbi, conosco il mio potenziale e so che se mi fossi trovato bene non mi sarei nemmeno trovato in quella posizione. È andata come è andata, vado via di qui con la voglia di lavorare meglio ad Austin”.

Qual è stato il problema oggi?
Non riuscivo a chiudere le linee e perdevo tanto alle curve 4 o 5, due decimi a ogni giro. Ho provato a fare altre traiettorie per avere la stessa velocità di percorrenza in curva dei piloti che mi precedevano, ma andavo largo. Dobbiamo capire cosa sia successo. Ho avuto anche qualche problema di chattering, a partire dal 7° giro, e non me lo aspettavo così presto”.

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