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MotoGP, Rins ottimista per il futuro: "Non so quando, ma arriveremo"

Il pilota Yamaha contento dei progessi della M1: "Dobbiamo solo migliorare in frenata e nel grip al posteriore". Buone le sensazioni anche all'interno del box: "Siamo un gruppo unito". E sul dolore alla gamba post infortunio conclude: "Ho sofferto solo all'inizio" 

MotoGP: Rins ottimista per il futuro:

A dispetto del 15esimo posto artigliato nell'ultima giornata di test di Sepang a poco più di un secondo dal leader Pecco Bagnaia, Alex Rins si è detto abbastanza soddisfatto di quello che ha raccontato la sua seconda presa di contatto con la M1.

"Mi è mancato soltanto lavorare un po’ di più sulla messa a punto perché tutti i giorni abbiamo avuto qualche problema in frenata. Accusiamo poco grip con la gomma dietro e questo porta a tirare molto con l’anteriore,
abbiamo sistemato alcune cose alla ricerca della strada giusta e a
la fine siamo riusciti a montare la gomma per fare una simulazione di sprint", ha analizzato.

"In generale non è andata male, ho completato molti giri e provato diverse parti nuove, tuttavia non posso ancora guidare con tranquillità - ha riconsciuto - La squadra sta facendo un ottimo lavoro. Ci siamo focalizzati su carenatura e forcellone. Il telaio, invece, non lo abbiamo testato perché ci ha pensato Crutchlow a fare degli esprrimenti. Ho provato, al contrario, l’abbassatore al posteriore e altre soluzioni e ho notato dei cambiamenti. 
Ne ho parlato anche con Quartarato e pure lui è convinto che la moto vada più forte del 2023", 

Archiviata la Malesia è tempo di pensare al Qatar: "Lì dovremo migliorare la frenata, anche se già adesso si riesce a fermarsi più tardi, oltre all'aderenza al posteriore. Non so se è per il mio stile di guida, ma mi sembra scarico. Cercheremo pure un compromesso anche per l’impennamento".

A dare morale allo spagnolo anche il feeling con il suo gruppo di lavoro, in particolare con la componente tecnica: "E' la prima volta che lavoro con un australiano e mi trovo molto bene. Ottimo anche il rapporto con gli elettronici giapponesi. Siamo molto uniti".

Esclusa quasi al 100% la possibilità di vederlo impegnato in test privati durante la prima parte di stagione, il 28enne ha dettato gli obiettivi: "La mentalità è quella di ogni pilota. Corro per vincere, sebbene adesso si sia in una fase di sviluppo e miglioramento della motocicletta. Il team sa cosa fare e stiamo andando nella direzione giusta. Non so quando, ma arriveremo".

Infine un'ultima annotazione sullo stato della sua gamba. "Mi ha fatto male solamente nel primo giorno delle prove ufficiali, poi basta", ha chiosato sollevato.

 

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