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Carrozzeria in seta di ragno: sarà il futuro?

E' più resistente del carbonio e costa di meno. La seta di ragno potrebbe equipaggiare molto presto qualche auto sportiva

Carrozzeria in seta di ragno: sarà il futuro?

Ci pensate? Un'auto con tutta la carrozzeria in carbonio. Anzi, no, un'auto con la carrozzeria in... seta di ragno! Ma che stupidaggine, penserete. Invece no, è l'ultima novità nel mondo automobilistico. Sì perché la seta di ragno, pare sia meglio della fibra di carbonio. E' leggera, resistente, elastica e biocompatibile. Tutti contenti dunque. Non siamo naturalmente noi a dirlo, ma Spidey Tek, la più importante azienda statunitense in tema ricerche e tecnologia. A mettere a punto la cosa poi, ci ha pensato la Synthetic Biomanufacturing Facility della Utah State University. Andiamo avanti, e cerchiamo di capirci qualcosa in più.

La seta del ragno, riprende dunque l'idea dei bachi da seta. La differenza principale però, è che quella del ragno è decisamente più collosa ed appiccicosa. Inoltre, risulta essere il composto naturale più resistente e leggero che conosciamo. Inoltre, se ad un certo punto la fibra di carbonio si spezza, quella di ragno può essere ulteriormente piegata e modellata. Spider Tek, ci tiene a far sapere che ha un costo decisamente inferiore rispetto alla fibra di carbonio, dell'alluminio o del titanio. Insomma, promettono miracoli!

Al momento è solo un progetto rivoluzionario, ma potrebbe diventare una vera e propria realtà industriale. La ricerca si è conlusa nel 2019 presso la Utah State University, sotto la direzione del professor Randy Lewis. Naturalmente non è solo pura seta di ragno sintetica, visto che sono stati utilizzati anche dei particolarli batteri, erbe e bachi da seta transgenici. Secondo i ricercatori della Utah State University i risultati sono incoraggianti e si è già passati alla fase successiva, quella di utilizzare la cosiddetta tecnologia Crispr. Cos'è? Una famiglia di segmenti di DNA che contengono brevi sequenze ripetute rinvenibili in batteri e organismi unicellulari. Lo scopo è quello di sfruttare il più possibile la potenza di filatura e l'efficienza dei bachi da seta. Sfruttare dei bachi da seta transgenici come veri e propri filatori di seta di ragno naturali per una produzione industriale di queste fibre ad alte prestazioni è dunque una cosa possibile.

"Pochi grammi di fibre di seta di ragno - racconta Roberto Velozzi, CO di Spider Tek - possono essere più resistenti del titanio e più elastiche della gomma, e assorbire notevoli quantità di energia prima del cedimento. Questo biomateriale eccezionalmente leggero è un sostituto ideale o un rinforzo per i compositi in fibra di carbonio". Detto fatto, per far vedere le potenzialità di questo nuovo materiale, Velozzi ha commissionato nel Regno Unito una hypercar. L'auto ha il suo nome e si basa su una Lotus ed il suo motore V12 aspirato di provenienza Cosworth e di una trasmissione Weissman. Oggi l'industrializzazione della seta di ragno è prodotta  dai Bombyx mori transeginici, ovvero dei bachi da seta. Sarà il futuro? Perché no...

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