Dicono che dopo una caduta la migliore cura sia tornare al più presto in sella, per fortuna sua Pecco Bagnaia ne avrà l’opportunità già domani a Motegi. Lo scivolone in India non ha lasciato segni sul fisico, forse nemmeno sul morale, ma certamente lo ha fatto sulla classifica. Ora il campione della Ducati ne ha solamente 13 di vantaggio su Martin e 44 su Bezzecchi.
Sembra una riedizione della rimonta su Quartararo di cui lo scorso anno fu protagonista, ma questa volta il bersaglio è Pecco e il cacciatore Jorge.
“Ora sono la preda - ha sorriso nella conferenza inaugurale del GP del Giappone - Mancano ancora 14 gare, non penso di avere e non sentendo più pressione. Sicuramente lo scorso anno era stato un finale più inteso, erano 50 anni che un pilota italiano non vinceva il titolo su una moto italiano, ora so che posso lottare per la vittoria quando sono alla perfezione e fare 2° o 3° quando va male. Quindi sono concentrato solo a essere al meglio e a fare quello che dobbiamo per essere competitivi. Non sono preoccupato per il campionato e non voglio sentire la pressione in questo momento”.
Martin e Bezzecchi sono i due sfidanti, per una sfida tutto in rosso.
“La cosa migliore è che ora nessuno potrà dire che ci saranno ordini di scuderia, lo scorso anno continuavano a ripeterlo - si è tolto un sassolino dalla scarpa - Lottare con altre Ducati significa che quando sei competitivo i tuoi rivali sanno dove fai differenza, a me piace perché è più difficile. Se guardo agli ultimi 3 GP, a Barcellona sono stato sfortunato, a Misano non ero nella migliore forma e ho perso punti, e in India ho avuto uno dei fine settimana più duri, ma sono riuscito a essere competitivo prima caduto. Alla fine ho perso punti, ma sono stato competitivo anche in difficoltà ed è importante”.
Per tornare al top, Bagnaia a e i suoi uomini dovranno capire quello che è successo negli ultimi GP e correre ai ripari.
“Penso che ci stiamo muovendo bene, ieri ho parlato con il mio team e credo che lavoro che faremo andrà giusta direzione - si è dimostrato fiducioso - L’obiettivo è ritrovare le solite sensazioni in frenata e ci riusciremo. Io freno come prima, ma non riesco a fermare la moto. Il posteriore non mi aiuta più in quella fase, il India sono caduto anche per quello: di solito riesco a gestire lo scivolamento del posteriore in staccata, ma era troppo instabile ed era difficile controllarlo”.
Pecco ha perso il sonno per capire il perché, e non è un modo di dire.
“Lunedì, alle 3 del mattino, era sveglio a guardare i video di ogni frenata degli ultimi 3 GP per capire cosa ci fosse di sbagliato - ha raccontato - L’unica cosa che è venuta fuori è che il posteriore si comporta in modo strano, l’intraversamento in frenata è oltre al limite. Lavoreremo su quello, devo anche ringraziare gli ingegneri a casa per i loro impegno: abbiamo deciso di prendere altra direzione qui a Motegi, sulle due moto avrò setup diversi per capire meglio”.
In compenso, la scivolata al Buddh Circuiti sembra non avere lasciato strascichi sul morale.
“Correre il prima possibile è sempre la migliore soluzione e lo farò questo fine settimana - ha affermato - Anche capire perché si è caduti è sempre positivo. Posso dire che non c’è nessun problema, so cosa ho sbagliato e quanto forte sono, non penso più a quell’errore. La strategia rimane quella di spingere, cercare di vincere e di migliorare. L’anno scorso ero caduto qui a Motegi? Era una situazione diversa, il passato è passato”.