L’ultimo turno di prove della Moto3 in India è stato pieno di colpi di scena, tra cadute, fiamme e bandiere nere. Trenta minuti in cui è successo di tutto e al termine dei quali a festeggiare è stato Diogo Moreira, autore del miglior tempo in 1’59”375. Il brasiliano è stato per 63 millesimi di secondo più veloce di Colin Veijer.
Terzo tempo per Ayumu Sasaki, protagonista di una scivolata a inizio turno. Sembrava una caduta come tante, peccato che la sua Husqvarna abbia preso fuoco una volta a terra. I commissari hanno domato facilmente il principio di incendio e il giapponese non è solo ha riportato la moto ai box, ma i suoi meccanici sono riusciti a rimetterla nelle migliori condizioni a tempo di record.
Al 4° posto c’è un altro giapponese, Taiyo Furusato, che ha preceduto Matteo Bertelle. Il pilota del team Snipers è il migliore degli italiani in classifica, ma anche Riccardo Rossi (9°) e Stefano Nepa (13°) hanno staccato il biglietto per l’ingresso diretto in Q2. Con loro anche Masia, Rueda Alonso, Ortolà, Kelso, Salvador e Munoz.
Non è ci è riuscito Filippo Farioli, 23° e caduto nelle battute iniziali. Purtroppo è invece già finito il fine settimana di Romano Fenati: nella caduta di ieri nelle FP2 si è procurato due piccole fratture alla caviglia sinistra ed è stato dichiarato ‘unfit’ e probabilmente dovrà saltare anche il GP del Giappone della prossima settimana.
Passiamo ad altre note dolenti, iniziando con il leader del campionato Holgado (anche lui a terra) solo 17° e quindi in Q1. Con lui ci sarà un altro uomo di classifica, Deniz Oncu, a cui è stata mostrata la bandiera nera durante il turno. Il turco era caduto entrando in corsia box e prima di riprendere la via della pista non si è sottoposto al check medico obbligatorio con il dottor Charthe (il responsabile medico del campionato), ma solo con il personale medico del circuito. Oncu non si è fermato al box nonostante la bandiera nera, i suoi tempi sono stati cancellati e si è trovato 18°.
Oltre ai già citati, sono stati traditi dall'asfalto indiano anche Rueda, Yamanaka e Suzuki. Un’ultima nota sulla wild card locare Kadai Yassen Ahamed: è ultimo e non ha ottenuto il tempo minimo necessario per qualificarsi.