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MotoGP, Marini: “Pramac era una possibilità, sono sul mercato come gli altri piloti”

“Io ancora non ho firmato e sto cercando la migliore soluzione. Avere la moto factory è stato peggio per me lo scorso anno. Vale e l’Academy? In passato c’era un po’ di conflitto di interesse, adesso la situazione è migliore”    

MotoGP: Marini: “Pramac era una possibilità, sono sul mercato come gli altri piloti”

Luca Marini arriva a Barcellona con la voglia di confermare i buoni riscontri dell’Austria. In casa Mooney si parla della sfida in pista così come del mercato, dato che ieri è arrivato l’annuncio del prolungamento di contratto con Marco Bezzecchi.

A tal proposito Marini cerca di fare il punto della situazione a 360 gradi spiegando nel dettaglio.

“In Austria abbiamo lavorato bene, trovando qualcosa in più sulla moto, anche se mi manca ancora uno step – ha esordito – questo weekend ci aspetta una sfida tosta, perché Barcellona non sarà una gara semplice, complice tral’altro il meteo. Oltre a questo, aggiungo che che Aprilia e KTM avranno qualcosa in più, considerando che è trascorso un po’ di tempo dall’ultimo successo in Catalogna”.

Marini spiega cosa serve.
“Dobbiamo migliorare in tutte le parti della pista, specialmente la gestione della gomma posteriore, in modo da avere più fiducia all’anteriore per frenare. Ricordo che lo scorso anno avevo la carena piccola e soffrivo tanto in rettilineo. Adesso invece dovrebbe essere più facile”.

Pista a parte c’è poi il capitolo mercato.
“Io ancora non ho firmato, ma stiamo parlando per raggiungere un accordo. Ogni volta sembra che il mio futuro sia già deciso, ma alla fine sono un pilota come tutti gli altri, sul mercato. La cosa che posso dire è che io e il team vogliamo la stessa cosa, ovvero fare belle gare e arrivare alla vittoria. Stiamo comunque parlando per trovare il giusto accordo per il 2024”.

La certezza è che Bezzecchi rimarrà in Mooney.
“Per me è importante avere un pilota veloce in squadra, così si tiene alta l’asticella. La moto factory?  Lo scorso anno per me è stato peggio avere la moto ufficiale, perché mi sono ritrovato tantissime persone attorno, mentre ora ne ho solo due. Con tanta gente diventa quindi difficile e in alcuni casi è un bene restare con il tuo gruppo che conosci bene senza dover cambiare tanto”.

Marini aggiunge poi.
“Quest’anno i piloti che hanno cambiato si sono poi ritrovati a soffrire. Penso che per me non sia il momento di  cambiare”.

Per Luca le opzioni non mancavano.
“Pramac era una delle possibilità. Di sicuro ne ho parlato con Vale e Ducati. Alla fine ognuno di noi vuole lottare per il podio e cercare il giusto compromesso per esaltare il proprio potenziale. Il fatto è che Vale è anche il proprietario del team e lui spinge affinché rimanga in squadra”.  

Ovviamente tutto ciò ricade anche sul discorso legato all’Academy.
“In passato era peggio, ora la situazione è migliore. In passato quando volevi dire qualcosa di confidenziale c’erano alcuni conflitti di interesse. Ora però tutto è cambiato ed è diverso”.  

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