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MotoGP, Dall'Igna vuole salvare l'abbassatore: "usiamolo come il DRS in F1"

Gli altri costruttori vorrebbero abolirlo, ma il dg di Ducati rilancia: "può diventare un sistema di sorpasso da utilizzare per un massimo di 10 volte a gara"

MotoGP: Dall'Igna vuole salvare l'abbassatore:

La MotoGP ultimamente si sta ispirando alla Formula 1, per non dire copiandola. La Sprint Rece introdotta quest’anno è un esempio, ma se per quanto riguarda il format delle ‘contaminazioni’ sono possibile, fino ad ora ci sono stati pochi punti di contatto a livello tecnico tra due e quattro ruote (escludendo le ali).

Di una possibile motorizzazione ibrida per le MotoGP se ne era parlato, ma non c’era stata accordo fra i costruttori e, con tutta probabilità, non la vedremo nel motomondiale. Gigi Dall’Igna, però, è sempre molto attento a quello che succede in tutti gli ambiti nel motorsport e, in questi giorni in cui si sta parlando dei regolamenti futuri dal 2027 in poi, ha lanciato un’idea interessante.

L’ispirazione viene dalla F1, ma è declinata in chiave MotoGP e riguarda l’abbassatore posteriore. Quello anteriore (sperimentato da Ducati lo scorso anno) è stato vietato e si vorrebbe fare lo stesso anche con quello posteriore. Il direttore generale della Rossa, però, la pensa diversamente.

La mia idea e quella di Ducati è che questo dispositivo dovrebbe essere utilizzato come una sorta di 'sistema di sorpasso'. Si potrebbe permettere di attivarlo dieci volte nella gara della domenica, per esempio, non di più" ha spiegato Dall’Igna a Speedweek.

Funzionerebbe, quindi, come il DRS della F1. Nelle quattro ruote quel sistema serve a ridurre la resistenza areodinamica delle monoposto in rettilineo, agendo su un flap posto sull’alettone posteriore: così facendo si riduce la deportanza e si aumeta la velocità massima, agevolando i sorpassi.

Le MotoGP potrebbero ottenere lo stesso effetto con l’abbassatore posteriore. Ora il suo uso è permesso in qualsiasi momento e in qualsiasi punto della pista, secondo l’idea dell’ingegnere veneto il suo utilizzo potrebbe essere regolamentato. Come in F1, appunto, dove il DRS può essere attivato solo in particolari sezioni del tracciato e a determinate condizioni (come quella per cui si deve essere a meno di un secondo di distanza dal pilota che precede).

Dall’Igna vuole salvare l’abbassatore che non piace ai suoi rivali, ci riuscirà?

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