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SBK, Rea: “Bautista? Si vede dalla TV come stanno le cose”

“È dura gareggiare con un avversario così, ma la situazione è questa. Il caldo? Affrontare tre gare in un weekend è già abbastanza tosta senza considerare le temperature”

SBK: Rea: “Bautista? Si vede dalla TV come stanno le cose”

Dopo i due podi conquistati a Donington Park, Jonathan Rea ha aggiunto un altro terzo posto alla sua collezione, concludendo alle spalle di Bautista e Razgatlioglu la prima gara di questo fine settimana a Imola. Una prestazione oltre l’asticella fissata dal Cannibale, dopo gli ultimi turni in pista.

“La moto andava bene e il risultato è stato al di là delle mie aspettative, perché tra ieri pomeriggio e questa mattina pensavo veramente che con il mio ritmo avrei dovuto lottare duramente per stare nella Top 5 - ha ammesso il 36enne, raccontando come è stata la sua Gara 1 - Ho fatto un’ottima partenza. Non ero convinto di tentare il sorpasso su Bassani o Locatelli, perché non avevo capito qual era il passo, così ho deciso di restare con loro. Poi però sono riuscito ad avvicinarmi a Bautista e Toprak e a restare lì, visto che erano un po’ in lotta tra loro. Quando poi Bautista si è portato in testa hanno aumentato il ritmo e io non ne avevo per seguirli, ma mi è bastato comunque per chiudere terzo”.

Una gara incandescente, anche per via dei 35°C di temperatura dell’aria e i 58° C dell’asfalto che hanno accompagnato i piloti nei loro 19 giri di gara. Condizioni estreme da affrontare per tutto il weekend di gara.

“Il calore non si sente tantissimo in sella, ma si avverte molto quando devi stare per 10 minuti sotto al sole nel parco chiuso o per andare verso il podio, con su la tuta. Mi sono dovuto rinfrescare con un bagno nel ghiaccio prima delle interviste e ho visto che alcuni piloti avevano ancora la tuta addosso, ma secondo me è un po’ troppo a volte - ha affermato il pilota Kawasaki - Rispetto alla MotoGP, che disputa una gara lunga e una gara sprint, noi abbiamo due gare lunghe e una corta ogni fine settimana, ed è già dura così sia dal punto di vista fisico che mentale, soprattutto da quello mentale perché ci si deve preparare per affrontare tre gare, e diventa ancora più gravoso quando ci sono 30° C”.

Nonostante il depotenziamento di altri 250 giri, Bautista si è confermato imprendibile anche a Imola, dove è riuscito a sverniciare ancora una volta i suoi avversari.

“Non voglio dire molto a riguardo, perché sembra che non facciamo altro che lamentarci, ma chiunque può vedere dalla TV come stanno le cose - ha commentato Johnny - Ho notato dal modo in cui si misura con Toprak che usa il 60% della pista in alcuni punti. Hanno un grosso vantaggio in termini di accelerazione e velocità massima. È veramente difficile gareggiare con un avversario così, ma è quello che è e, sebbene non sia colpa sua, il suo peso è un grosso vantaggio, anche in termini dell'energia che investe sulle gomme. Io ho problemi per il 75% della corsa, perché sono il più pesante dei tre, dato che Toprak pesa quattro o cinque chili meno di me”.

Ringalluzito dal terzo posto di Gara 1, il nordirlandese è convinto di avere qualche chance in più nella Superpole Race di domani, in cui resta però da sciogliere il nodo relativo alla scelta degli pneumatici.

“La moto va molto bene in frenata. Ci sono state un paio di occasioni alla chicane in cui avrei potuto superare Toprak se ci avessi provato, perché sembravo lontano quando iniziavo a frenare ma poi gli arrivavo molto vicino. Essere terzi, con quei due lì davanti, è il posto giusto in cui stare per guardarli fare fuoco e fiamme e riscuotere il premio a fine gara, ma penso di riuscire a guidare con la stessa intensità per 10 giri - ha chiosato il 36enne - Dobbiamo solo capire se usare la SCX, perché Alvaro e Toprak hanno usato quella oggi, mentre io ho optato per la B0800. Vedremo come mi sentirò domattina. Forse le Ducati potrebbero usare la SCQ. Io l’ho provata in Superpole, ho trovato la bandiera gialla nel mio primo tentativo ed era già calata nel secondo, quindi non saprei”.

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