Tu sei qui

MotoGP, VIDEO Tetsuya Harada: I due tempi erano bellissimi, ma il mondo è cambiato

Nostalgia delle corse? non rimpiango lo stress. Le Sprint? belle per i fans, ma mai così tanti incidenti come quest'anno. Il titolo? Bagnaia favorito, ma non è tutto merito della Ducati, è un pilota intelligente

Iscriviti al nostro canale YouTube

Grazie all'amicizia con Loris Capirossi, storico rivale poi diventato amico, al Misano ProDay abbiamo avuto la fortuna di scambiare due parole con Tetsuya Harada, storico pilota della classe 250, categoria di cui vinse il titolo nel 1993.

Ne è passato di tempo dalle tue lotte con Capirossi. Rimpiangi i tempi in cui correvi, hai nostalgia delle gare?
"A essere sinceri no - risponde sorridendo il giapponese - non rimpiango affatto lo stress. Una volta l'anno però mi piace partecipare a questi eventi, tornando in pista assieme ai miei amici, come Loris, e ad altri piloti. In Giappone però guido spesso, insegno guida sicura".

Anche Misano è cambiata dall'ultima volta che l'hai vista.
"L'ultima volta fu 30 anni fa, si girava al contrario, quindi ho avuto qualche difficoltà".

Forse prima era più semplice.
"Ora è più difficile, perché tutte le curve ti portano a frenare, e con la moto sempre piegata è più difficile aprire il gas. E' un circuito davvero tecnico".

Segui anche la MotoGP, cosa ne pensi dei cambiamenti come l'aggiunta della sprint?
"Da tifoso apprezzo lo spettacolo, ma essendo stato pilota capisco le difficoltà e sopratutto il rischio che corrono i piloti. Mai come quest'anno abbiamo visto così tanti incidenti, non dev'essere stato facile né per loro né per le squadre affrontare questa prima metà di stagione".

Chi vedi come favorito per il titolo quest'anno?
"Bagnaia è sicuramente l'uomo da battere, ma non è solo merito della Ducati, anche lui è molto forte, è un pilota intelligente".

Tu correvi nelle medie cilindrate, con la 250. La moto2 ti piace anche se ora è diventata più di serie?
"All'epoca molti dei problemi di oggi non c'erano. Ma il mondo è cambiato, il nostro tempo è passato quindi è normale che anche il mondo delle corse cambi e si adegui".

Articoli che potrebbero interessarti