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Una "italiana" al Wheels&Waves 2023

Tra il 21 ed il 25 giugno si è tenuto il WAW, ovvero il Wheels&Waves 2023 a Biarriz. In esposizione, c'era anche una moto dei nostri ragazzi di Café Twin

Moto - News: Una

La special su base Royal Enfield Interceptor realizzata da Café Twin ha conquistato un posto d’onore tra le one-off che il marchio indiano ha portato a Biarritz, La Mecca delle special. Si può riassumere così il legame tra la Custom Culture motociclistica e la città di Biarritz, nota per le onde che stuzzicano i surfisti di tutto il mondo e per il Wheels & Waves, la manifestazione più famosa al mondo quando si parla di one-off su due ruote. Nato nel 2012 dalla passione per le moto special di un gruppo di amici, il Wheels & Waves è presto diventato un riferimento nel panorama globale di settore, attraendo i customizer più famosi del mondo e arrivando a vantare edizioni anche in California e, dallo scorso anno, in Italia.

Le spiagge della città francese negli anni hanno ospitato le opere di geni del custom come Roland Sands, Go Takamine ( Brat Style), Ola Stengard, El Solitario consacrandoli a vere e proprie star della custom culture. Alla lista dei custom shop che possono vantare una vetrina tanto importante oggi si aggiunge anche Cafe
Twin. Il team romano non è certo nuovo nel panorama delle special, essendosi fatta le ossa sulle moto british e vantando una carriera quasi ventennale, ma l’approdo al Wheels and Waves 2023 è un altro tassello che si aggiunge al loro percorso. Il lavoro svolto negli ultimi anni su diversi modelli Royal Enfield ha attratto l’attenzione della Casa indiana, che ha commissionato una special a Cafe Twin. L’unica regola era stupire, e Vesta – questo il nome dato alla scrambler creata su base Royal Enfield Interceptor – ci è riuscita alla grande, visto che a lavoro ultimato dall’India è arrivato l’invito per il Busted Knuckles Build-Off, l’expo dedicato alle 6 migliori special al mondo su base Royal Enfield, che si è tenuto proprio al Wheels & Waves 2023 all’interno dell’evento Artride.

La moto

Per raggiungere un traguardo del genere si possono percorrere varie strade: c’è chi crea delle dragster estreme, chi rivoluziona completamente la moto rispetto alla sua versione stock, chi punta tutto sulla tecnica. Cafe Twin non ha abbandonato il sentiero che percorre da anni e ha scommesso tutto sullo stile: il risultato è Vesta, una scrambler dal fascino senza tempo eppure unica nel suo genere. I customizer romani si sono lasciati ispirare dalle moto da regolarità degli anni ’70, abbinando però concetti di eleganza che difficilmente si vedono su una special di questo segmento. Le linee infatti sono pulitissime, grazie soprattutto a due elementi: il codino in vetroresina creato ad hoc per questa moto con la sella in pelle bianca e la scelta di uno scarico alto 2 in 1, frutto della collaborazione tra Cafe Twin e il produttore aftermarket Mass, che slancia le linee di questa one-off.

Ruote tassellate Heidenau Ranger, manubrio Biltwell Cross, gruppo ottico Bates e parafanghi cromati - “presi in prestito” da una delle tante Triumph che vanno e vengono dall’officina - completano il look da vintage enduro, che mantiene però forte l’identità italiana grazie alla scelta dei colori. La base è infatti un ottanio ricreato prendendo spunto dalle auto italiane degli anni ’60-’70, che esalta i dettagli bicolore in giallo e rosso, omaggio alla Città Eterna e alla divinità romana del fuoco che ha prestato il nome a questa special. L’artigianalità è un elemento importante in questa special: oltre alla coda e alla sella, infatti, anche le leve a pedale sono state realizzate appositamente per Vesta, come i fianchetti – uno in alluminio lavorato a mano, l’altro con la borsa della collezione Cafe Twin X Trip Machine- e i tromboncini di aspirazione ricavati dal pieno. Per esaltare il romanticismo non manca un vero e proprio pezzo d’officina su questa special: un bullone dell’insegna è stato sacrificato per terminare il pomello della leva di Vesta. Un modo a dir poco poetico per legare questa moto al suo luogo natio.

Non c’è solo il look su questa scrambler: l’accoppiata scarico-aspirazione, infatti, regala una dozzina cavalli in più al Twin di Royal Enfield, la ciclistica ha subito un’evoluzione di livello grazie all’adozione di pompanti forcella YSS e e di ammortizzatori Bitubo per il posteriore e il cerchio anteriore originale è stato sostituito con un elemento da 19”, in grado di dare maggior agilità in off-road. Una trasformazione radicale, ma non irreversibile quella della Royal Enfield Interceptor di Cafe Twin: tutte le componenti infatti sono plug & play e la moto potrebbe essere riportata al suo stato originale con qualche ora di officina.

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