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I colpi...d'ala del MotoGP Stewards panel fra long lap e bandiere

In caso di cedimento improvviso l’ala avrebbe potuto non solo incastrarsi da qualche parte (batteva contro la forcella), ma finire sotto la ruota anteriore di un concorrente che seguiva causandone la caduta. Dunque perché non è stata sventolata la bandiera nera/arancione?

MotoGP: I colpi...d'ala del MotoGP Stewards panel fra long lap e bandiere

Il mondiale delle regole non ha una organizzazione capace di farle rispettare, ed in alcuni casi nemmeno le conosce.

Le polemiche, sui long lap penalty, giuste o sbagliate che siano, riaffiorano ad ogni Gran Premio e sparare su Freddie Spencer e sui suoi steward è come farlo sulla croce rossa. Non è divertente.

Del resto l’applicazione delle regole in MotoGP non è affidata nemmeno al buon senso, che pure sarebbe una discriminante non accettabile, bensì alla semplice casualità.

Casi identici vengono trattati differentemente senza che si riesca a capire la logica dietro la decisione. Tanto che ormai gli strali lanciati a caso dal MotoGP Steward Panel verso questo o quel pilota sono buoni solo per creare Meme su Facebook. Oltre, ovviamente, a giustificatissime incazzature.

Un bel meme sul caso Acosta ad Assen

Ad Assen, com’è noto, è stato penalizzato Binder per aver messo una ruota sul verde nella volata finale, ma non Acosta per aver sconfinato sul verde durante il long lap penalty. Peraltro all’interno, quindi teoricamente dandogli un ipotetico, lievissimo vantaggio.

Senza andare a sentenziare se, effettivamente, Pedro avesse meritato la punizione, visto che l’errore era stato conseguenza di un salvataggio, come si giustifica l’assoluzione se al Gran Premio precedente, al Sachsenring, Alonso Lopez, per aver ecceduto all’esterno, finendo peraltro nella ghiaia con evidente perdita di tempo, era stato obbligato a ripeterlo?

Un caso di daltonismo? Una raccomandazione? Sadismo? Niente di tutto ciò: solo assoluta e totale mancanza di logica. Ma la chiudiamo qui, perché quando si parla di diritto, a regole certe devono corrispondere sanzioni certe erogate con decisioni rapide.

Ma perché esistono? I motivi sono sostanzialmente due: giustizia e sicurezza. In entrambi i casi fattori importanti. Ed ecco la chiosa finale.

Nel regolamento FIM Grand Prix, al punto 1.22.2, quando si parla di ‘Flags Which Convey Information and Instructions’, cioè ‘Bandiere che trasmettono informazioni e istruzioni’, fra tutte è identificata la ‘Black Flag with orange disk (Ø 40 cm)’.

L'ala avrebbe potuto staccarsi e finire sotto alle ruote degli inseguitori di Aleix causandone la caduta: tipico caso da bandiera nera/arancione

Viene usata poche volte la Bandiera Nera con cerchio arancione, ma è una delle più importanti assieme a quella rossa che segnala l’immediata interruzione della gara e quella gialla a strisce rosse che segnala olio o detriti in pista. E il motivo è semplice: sventolata con il numero di gara di un pilota, segnala a quest’ultimo di fermarsi immediatamente perché, dall’esterno, i Marshall hanno notato un problema tecnico sulla sua moto. Problema che potrebbe determinare una situazione di pericolo per il pilota stesso o per un altro concorrente.

Ai tempi dei motori a due tempi era usualmente adoperata quando si rompeva una marmitta, che poi poteva staccarsi e causare la caduta di un altro concorrente. A volte ballava un silenziatore. Oggi questo inconveniente è più raro, ma ad Assen ne è accaduto un altro egualmente pericoloso: Aleix Espargaro ha rotto l’ala anteriore destra della sua Aprilia RS.GP. Questa invece di staccarsi è rimasta pericolosamente penzolante. Per fortuna il carbonio non ha ceduto completamente e Aleix ha terminato il Gran Premio addirittura sul podio, dopo la penalizzazione di Binder.

Ce ne rallegriamo, ma questo sarebbe stato il tipico caso di applicazione dell’articolo 1.22.1, perché in caso di cedimento improvviso l’ala - che è di ragguardevoli dimensioni - avrebbe potuto non solo incastrarsi da qualche parte (batteva contro la forcella), ma finire sotto la ruota anteriore di un concorrente che seguiva causandone la caduta.

Secondo le regole questa bandiera viene utilizzata per trasmettere istruzioni a un solo corridore e viene sventolata ad ogni postazione dai Marshall insieme al numero del corridore. Questa bandiera informa il pilota che la sua moto ha problemi meccanici che possono mettere in pericolo se stesso o altri, e che deve lasciare immediatamente la pista. Il pilota non può rientrare in pista se non è autorizzato da un ufficiale di gara.

Dunque perché non è stata sventolata la bandiera nera/arancione? E' vero che la decisione avrebbe dovuto essere presa dalla Direzione Gara. Ai posteri l'ardua sentenza.

 

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