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Moto2, Dixon centra la sua prima vittoria ad Assen, Acosta 3° con giallo

Jake conquista il suo primo successo battendo Ogura, ma a far discutere sono le decisioni degli Steward nei confronti dello spagnolo, sanzionato con un Long Lap che non gli è stato fatto ripetere pur avendo toccato il verde

Moto2: Dixon centra la sua prima vittoria ad Assen, Acosta 3° con giallo

Lacrime di gioia rigano il viso di Jake Dixon dopo il GP d’Olanda, la prima vittoria in carriera del 27enne britannico. “Non ho parole, ho appena vinto il mio primo Gran Premio! L’inseguimento è finito, sognavo da tanto di essere sul primo gradino del podio. Ci è voluto un po’ di tempo, ma ho una grande famiglia e una grande squadra alle mie spalle” ha detto emozionato l’alfiere del team Aspar, che è riuscito a conquistare il suo primo successo dopo nove terzi posti, grazie a una gara condotta in maniera magistrale. 

Scattato dalla terza posizione, Dixon si è mantenuto nel gruppo di testa per tutta la corsa, andando a prendere Ai Ogura nel finale grazie a un ritmo forsennato, che gli ha permesso di chiudere il gap con il giapponese girando a pochi millesimi dal record della pista di Assen, per poi archiviare la pratica sorpasso e involarsi verso la bandiera a scacchi con 1"3 di vantaggio sul portacolori dell’Idemitsu Honda Team Asia. 

Un’impresa in parte offuscata dalle incomprensibili decisioni dello Steward Panel. Dopo aver comminato un Long Lap Penalty a Pedro Acosta, per aver tagliato la variante nel tentativo di non cadere, il collegio dei commissari ha deciso infatti di non far ripetere la penalità al campione spagnolo nonostante abbia toccato il verde con entrambe le ruote della sua Kalex. Una scelta che, oltre ad aver sollevato numero polemiche, ha permesso al Tiburón del team KTM Ajo di mantenere il terzo posto in volata su Fermin Aldeguer (a sua volta sanzionato con un Long Lap per shortcut), andando ad accorciare le distanze dal leader del campionato Tony Arbolino.

Solo otto punti separano i due contendenti al titolo al termine del GP d’Olanda. Una gara sofferta per il pilota di Garbagnate Milanese, in difficoltà per tutto il weekend, soprattutto nei cambi di direzione del terzo settore. Infilato in extremis da Alonso Lopez, risucchiato dal gruppo dopo aver tentato la fuga nella prima parte di gara, l’alfiere del team Marc VDS non è riuscito ad andare più in là della settima piazza. A completare la Top 5 ci ha pensato un solido Aron Canet, mentre Manuel Gonzalez ha chiuso la corsa in ottava posizione, precedendo Albert Arenas e Celestino Vietti, con l'alfiere del team Fantic costretto a scontare un Long Lap nel finale di gara.

Gara complicata anche per l'altro portacolori del team Marc VDS, Sam Lowes, 11° davanti a Barry Baltus e al rookie Sergio Garcia, bravo a rientrare tra i primi 15 pur avendo ricevuto un Long Lap Penalty per taglio della variante, che è andato a sommarsi ai due presi ieri per guida irresponsabile. Fuori dai punti invece Dennis Foggia, 19°  al traguardo, e Somkhiat Chantra, scivolato in Curva 1 quando occupava la nona posizione.

La classifica del GP d'Olanda

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