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MotoGP, Lecuona: "con le Pirelli puoi frenare dentro le curve, con le Michelin no"

"La RC va guidata in modo diverso dalla CBR, anche per via delle gomme ma è una moto critica, che avverte poco. Comunque sono contento, il mio obiettivo era arrivare davanti a Bradl"

MotoGP: Lecuona:

Darsi degli obiettivi raggiungibili è sempre il modo migliore per chiudere la giornata con una nota positiva, ed è stato questo il caso di Iker Lecuona, catapultato per la seconda volta dalla Superbike alla MotoGP per sostituire l'infortunato Mir, dopo il debutto a sorpresa di Jerez.

Lo spagnolo, che in SBK quest’anno alla guida della CBR ‘Triple R’ ha collezionato una serie di sesti posti, chiudendo poi quarto nella Superpole race di Barcellona, ad Assen aveva messo nel mirino il collaudatore della HRC, Stefan Bradl, ed è riuscito a batterlo.

Un passo in avanti tenendo conto che in Andalusia, all’esordio sulla RC213-V, aveva chiuso la Sprint 18° a 10” da Stefan, 15°.

“Sono veramente felice in generale, lo dico onestamente - ha spiegato Iker, molto calmo, tranquillo - Ho migliorato in ogni sessione, ho tolto quasi 7 decimi e sono molto vicino agli altri piloti Honda e a solo mezzo secondo in qualifica. Nella Sprint Race sono partito bene, ma non ho forzato nelle curve 1 e 5, che sono punti critici ed ho deciso di non prendere rischi. Volevo finire davanti a Bradl (non sapeva che era caduto al mattino ed anche lui era in ‘recovery mode’ N.d.R.) e ci sono riuscito, superandolo all’ultima giro. Avevo un buon passo e penso che migliorando di qualche decimo potrei stare col primo gruppo”.

La ha presa con le pinze questa seconda esperienza in MotoGP, Lecuona, ed ha fatto bene.

“È una moto molto critica che non ti da molti avvertimento - ha confermato - ho salvato un  brutto momento alla curva 5,e  mi si bloccava la ruota anteriore in frenata alla curva 1. Qualche volta la moto ti avvisa, altre no. Non c’è abbastanza grip dietro, e quando mi trovavo ad usarla come la Superbike mi partiva dietro”.

C’è anche una differenza di pneumatici da considerare.

“Si. Le Pirelli sono più morbide e la moto danza e si muove in uscita, ma puoi frenare forte fin dentro alle curve. Con la MotoGP in qualifica ho fatto un sacco di errori perché avevo in testa il chip Superbike - ha scherzato Iker - e la guidavo come la CBR frenando troppo tardi. Con questa bisogna farlo prima, senza essere troppo aggressivi e farla scorrere”.

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