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MotoGP, Quartararo: "Non capisco il limite della M1, freno e non so se la perderò"

"Stiamo ancora cercando un setup di base, ma il venerdì di Austin non è andato male. Il passo è buono anche se commetto degli errori, ma nel giro secco continuo a faticare"

MotoGP: Quartararo:

Rispetto all’Argentina è tutta un’altra storia, ma Quartararo non ha ancora visto il sereno nemmeno nel cielo di Austin. Le nuvole si sono diradate, il posto in Q2 è assicurato, però il francese sa che ancora non basta, che per lottare contro Bagnaia e la Ducati serve altro. E non sarà facile trovarlo. Però, sa anche che ha ancora margine per migliorare.

Ho fatto qualche piccolo cambiamento, non abbiamo ancora una base quindi dobbiamo trovarla. Al momento non mi sento ancora a mio agio sulla moto, quindi dobbiamo cercare una soluzione - ha ammesso Fabio - L’anno scorso riuscivo a capire dove era esattamente il limite della moto, in questa stagione no: freno e non so se la perderò o meno, oggi ho salvato due cadute”.

Detto questo, il venerdì americano non è stato disastroso.

Non è stata la migliore giornata, ma non è andata neanche troppo male - il bilancio - Specialmente il passo, nel secondo turno, era buono, i tempi erano veloci anche se facevo qualche errore e l’unico giro in cui non ne ho commessi è stato quello in cui sono rientrato ai box” ha sorriso.

Il problema è sempre lo stesso.

Nel time attack fatico ancora tantissimo, vado troppo oltre al limite - ha continuato - Domani la cosa importante sarà stare calmo, perché a volte freno troppo tardi o porto troppa velocità in curva non pensando all’uscita, sono piccoli dettagli, ma con la Yamaha se fai un piccolo errore sei dietro, devi essere precisissimo. Inoltre, non so perché, ma oggi non ero velocissimo sul rettilineo, anzi più lento di quanto ci aspettassimo. Dobbiamo trovare una soluzione”.

Sulle gomme, invece, ha le idee più chiare.

Non ho tutto sotto controllo, ma penso che siamo messi abbastanza messo bene. È abbastanza chiaro che le migliori siano la morbida al posteriore e la dura all’anteriore, almeno nel pomeriggio” ha concluso Quartararo.

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