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MotoGP, Marquez: il pasticcio FIM di Portimao rimandato alla Corte di Appello

Gli Appeal Steward hanno sentito le ragioni di Puig e 'deciso di non decidere'. Ora la palla passa alla Court of Appeal che dovrà pronunciarsi prima del GP di Austin

MotoGP: Marquez: il pasticcio FIM di Portimao rimandato alla Corte di Appello

Chi si aspettava oggi una decisione sulla penalizzazione di due Long Lap inflitta a Marc Marquez dopo l’incidente causato a Portimao, rimarrà deluso. Gli Appeal Steward della FIM hanno infatti deciso di riferire il caso alla Corte di Appello della MotoGP.

Riassumiamo quello che è successo. Dopo la gara in Portogallo gli Steward della FIM avevano deciso di punire Marquez con due Long Lap Penalty, ma nella comunicazione avevano scritto che avrebbe dovuto scontarli nel GP di Argentina, che però salterà in quanto infortunato. Due giorni dopo, martedì 28 marzo, gli Steward avevano emesso un altro documento, nominato ‘applicazione della sanzione’, in cui spiegavano che Marc avrebbe dovuto fare i due Long Lap nella prima gara in cui fosse tornato. Honda ha presentato ricorso quindi non contro la penalità in sé, ma per il fatto che prima era stata comunicata una cosa e poi un’altra. L’intento è logicamente quello di non scontarla per un vizio di forma.

Oggi gli Appeal Steward hanno sentito le ragioni del team manager di Honda Alberto Puig che, in sostanza, ha insistito su due punti: la validità del secondo documento (quello nominato ‘applicazione della sanzione’) e la richiesta di attenersi al primo (quello che diceva che la penalità era da scontare in Argentina).

I due Appeal Steard (Paul King e Armando Marques) hanno deciso di riferire il caso alla Corte di Appello della MotoGP. Non hanno quindi rigettato l’appello ma, come previsto dal regolamento, hanno preferito che ad occuparsene più approfonditamente sia un altro organo.

Con la questione ancora in sospesa, i tempi sono decisivi perché se Marquez dovesse tornare a Austin (il GP è in programma fra due settimane) in quel momento la decisione dovrebbe essere già presa.

C’è un precedente, che rimanda al ‘caso cucchiaio’ che vide coinvolta la Ducati nel 2019. Dopo il ricorso delle altre Case, il risultato del GP (vinto da Andrea Dovizioso) rimase sub iudice fino a che non si pronuncio la Corte di Appello. Per farlo, riunì le parti in un’audizione e lo fece in fretta: in meno di due settimane (in quel caso si sarebbe andati a correre in Argentina) si pronunciò.

La speranza è che succeda lo stesso per Marquez.

 

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