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MotoGP, Bagnaia: “penso che questo sia il momento per i piloti di alzare la voce”

“Sono arrabbiato per la sicurezza, una curva senza air fence è qualcosa di incredibile. Sono quattro anni che chiediamo le stesse cose e Pol è arrivato così forte alle barriere perché la ghiaia qui è un problema”

MotoGP: Bagnaia: “penso che questo sia il momento per i piloti di alzare la voce”

È stata una prima giornata decisamente movimentata quella con cui si è aperta la nuova stagione della MotoGP a Portimao, che si è chiusa con una FP2 segnata da due bandiere rosse. E proprio l’incidente occorso a Pol Espargaró nell’ultima sessione del venerdì ha riportato in auge la questione della sicurezza, con Francesco Bagnaia che ha preso posizione, ancora una volta, contro la ghiaia dell’Algarve.

“Non è stato il miglior inizio per il nuovo format. La prima bandiera rossa ci stava, ma la seconda penso che avremmo potuto evitarla. Se non ci fosse stata questa ghiaia non ci sarebbe stata la rossa, perché Pol è arrivato così forte alle barriere perché la ghiaia qui è soltanto un problema e ha iniziato ad accelerare quando l’ha raggiunta. È abbastanza pericoloso”, ha chiosato Pecco.

“Non è stato il massimo cominciare così, come non lo è stato il fatto che è saltata la corrente. Sono molto arrabbiato per la sicurezza di questa pista perché sono quattro anni che chiediamo le stesse cose e ancora non siamo arrivati a un punto - ha sottolineato Bagnaia - La prima volta che siamo stati qui, durante il track walk, ho mandato un messaggio a Franco Uncini per dirgli che la ghiaia era troppo grande e non aveva la forma che ha di solito. L’anno scorso, tutti ridevano di me quando sono tornato al box con la ghiaia, ma niente è cambiato fino alla caduta di Diggia. Penso che fosse troppo tardi, perché già alla caduta di Martin era piuttosto semplice capire che era un problema. E adesso di nuovo. Non si possono fare soltanto delle modifiche come quelle che hanno fatto. Credo che avessero il tempo per intervenire ed è qualcosa di cui parleremo in Safety Commission”.

Gli interventi compiuti dopo i test non sono bastati a mettere in sicurezza il tracciato, e per il ducatista l’assenza dell’air fence in Curva 10 è un problema, tanto quanto la ghiaia.

Penso che tutti noi piloti possiamo alzare un po’ la voce oggi, perché una curva senza air fence è qualcosa di incredibile. Rispetto ai test, la situazione è migliorata sicuramente nel primo pezzo di ghiaia, però non è abbastanza. Secondo me ci sono da considerare più cose per il futuro, perché questa è una pista dove la ghiaia è un problema è bisogna considerare di fare un cambio. Proveremo a chiederlo oggi, vedremo cosa ci diranno e di conseguenza che cosa fare - ha aggiunto il Campione del Mondo - Prima dell’anno prossimo dovranno sicuramente risolvere, perché avranno tempo. Ma anche per domani credo abbiano degli air fence in più. Sinceramente è stato anche un nostro errore perché noi non avevamo mai chiesto prima che venissero installati. Nel track walk devi prestare attenzione a tutto, ma io ero più concentrato sulla ghiaia”.

Tornando alle prestazioni in pista, Pecco non può che dirsi soddisfatto del suo venerdì, chiuso al terzo posto sebbene non tutto sia filato liscio.

Sono felice della mia giornata. Anche se non è stato un grande inizio, sia per le due bandiere rosse, che per il fatto che sono rimasto due volte senza benzina. Purtroppo siamo tutti rookie con questo nuovo programma, quindi gli errori possono capitare - ha chiosato il piemontese - Il mio capotecnico mi aveva detto che avevo solo tre giri, ma io ho iniziato il quarto perché non avevo considerato il giro d’uscita (ride). È stato un’errore mio, ma va bene lo stesso. Non sarebbe cambiato tanto se avessi fatto il primo o il quinto tempo oggi. L’importante era essere nei dieci”.

Lo scarso grip della pista e la pioggerellina del mattino non ha reso le cose facili ai piloti, incluso lo stesso Bagnaia, che si è reso protagonista di un bellissimo salvataggio.

“Sono molto orgoglioso del salvataggio. Non ci ero mai riuscito e farlo oggi, poi in quarta piena, l’ all’ultima curva, mi ha resto contento. L’ho tenuta su bene. Mettere fuori il gomito quando ho visto che stavo perdendo l’anteriore mi ha aiutato. Ho finito un po’ la tuta, ma questo è il meno. Diciamo che c’è tanto vento e il livello del grip non è alto, considerando i tempi che stiamo facendo - ha commentato - L’aderenza è pochissima rispetto ai test, ma stiamo andando molto forte, sia col passo che col time attack, che tra l’alto ho fatto con una gomma che aveva già un giro, perché l’avevo messa prima della bandiera rossa per Pol”.

Difficile da dire perché il grip sia calato così tanto rispetto ai test, anche se il campione del Mondo ha qualche idea: “Forse la pioggia di stamattina, forse è perché hanno girato molto Moto2 e Moto3 dopo i test, però il grip  abbastanza basso e le temperature sembrano alte, ma in realtà è freddo - ha spiegato - È un po’ strano, ma i tempi secondo me dipendono dal fatto che facciamo paura (sorride). Credo sia anche per questo che ci sono state così tante cadute”.

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