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MotoGP, Bastianini: "Ho vinto con la testa, ho fatto innervosire Bagnaia"

"Forse mi soffre di più perché sono italiano. Il mio futuro sarà in Ducati ma non sono dove, anche con in un team satellite si può vincere  e l'ho dimostrato"

MotoGP: Bastianini:

Tre su sette, Enea Bastianini continua la sua marcia trionfale con la Ducati del team Gresini. È l’unico pilota ad avere vinto più di un GP quest’anno e la classifica gli sorride, con soli 8 punti di distanza da Quartararo. A  Le Mans ha guidato con la testa, andando alla caccia delle due Rosse ufficiale e non lasciando scampo a Miller prima e a Bagnaia poi.

È stato un fine settimana strano per me - sorride - Sono caduto 3 volte e ieri ho anche rotto la moto, ma sono partito per la gara fiducioso di potere fare un grande risultato”.

Non sbagliavi.
Miller e Bagnaia erano veloci, ma il mio passo era simile al loro. Nella prima parte di gara sono rimasto calmo per capire dove potevo attaccare Jack, l’ho fatto ma Pecco era veramente veloce e superarlo difficile, perché frena tardi. Ci sono riuscito nel primo settore, dove ero più veloce di lui. La Ducati è stata molto competitiva su questa pista e devo continuare così”.

Avevi una strategia?
Non proprio, anzi per me è stato importante stare dietro a Bagnaia perché ho imparato da lui come modificare alcune traiettorie. Forse sono stato solo fortunato (ride) Non so neanch’io perché sono stato così veloce sul finale su una pista in cui le gomme non calano molto”.

Un’idea ce l’avrai…
Ho vinto con la testa, perché ho aspettato il momento giusto per attaccare Bagnaia e l’ho innervosito. Sono contento di esserci riuscito. In verità, dopo che mi ha superato nuovamente, il piano era quello di aspettare la fine per riprovarci. Col senno di poi, ho scoperto che era meglio stare davanti, facevo gli stessi tempi ma con meno fatica”.

È iniziata una rivalità con Bagnaia?
Penso che sia positiva. Magari io sono il pilota che gli dà più fastidio, perché sono italiano. Ho letto che gli piacerebbe continuare ad avere Miller come compagno di squadra, forse gli ho messo pressione quando mi ha visto vicino a lui”.

Questo risultato è importante anche per il tuo futuro?
Sono contento di stare in Ducati, riesco a guidare bene questa moto e penso sia la migliore opzione per me. Non so ancora in quale team sarò, lo capiremo nelle prossime gare, ma Ducati mi ha offerto un bel pacchetto e ho dimostrato che si può vincere anche in un team satellite.

Ti dispiacerebbe lasciare il team Gresini?
“Non ci sto ancora pensando, preferisco rimanere concentrato sul campionato. Arriverà il momento di decidere ma, come ho detto, con il giusto pacchetto si può vincere anche in un team clienti, non sono preoccupato”.

A proposito di vincere, sei a 8 punti da Quartararo.
Sono nulla, sto facendo un campionato fantastico e inaspettato sia per me che per i ragazzi del team, perché è una squadra tutta nuova. Però devo ancora migliorare perché nelle piste in cui soffro faccio troppa fatica. Come a Jerez, avevo cambiato tanto sulla moto ma i tempi erano sempre gli stessi. Forse è anche per via del mio stile di guida, uso molto l’anteriore, quindi è qualcosa su cui lavorare e risolvere, spero il più presto possibile”.

Fra quindici giorni ci sarà il Mugello, qual è l’obiettivo?
Vorrei partire, a differenza di quanto avevo fatto lo scorso anno! (quando aveva tamponato Zarco al termine del giro di allineamento, ndr) Mi piacerebbe fare un bel risultato, non ci sono mai riuscito. L’obiettivo è salire sul podio, se poi potrò giocarmi la vittoria non mi tirerò indietro. L’importante è dimostrare di essere sempre veloce”.

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