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Moto2, Bezzecchi: "In MotoGP con VR46 o Petronas? Non è una scelta facile"

"Bisogna sentirsi pronti, quando l'anno scorso me lo chiese Aprilia non lo ero. Nessuno si aspettava che Gardner e Fernandez facessero così tanta differenza in Moto2"

Moto2: Bezzecchi: "In MotoGP con VR46 o Petronas? Non è una scelta facile"

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Marco Bezzecchi ha gli occhi felici di un bambino che sta scoprendo un nuovo gioco appena sceso dal volante della Hyundai R5 da Rally. L’evento organizzato da WithU a Erbezzo gli è piaciuto, soprattutto dopo essere stato costretto lo scorso anno a fare solo da spettatore alla prima edizione a causa di un infortunio.

Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma mi sono divertito molto - racconta il Bz - Rispetto alle moto è un altro piante, ma ha il suo fascino. Questa macchina fa paura, ha un’agilità e una reattività mostruose, è molto veloce e con una frenata incredibile, quella è la cosa più impressionante”.

Le quattro ruote, però, sono solo una piccola parentesi, fra poco più di una settimana lo aspetta la sua Kalex per riprendere il cammino in Moto2. Marco è terzo in campionato, ma a 56 punti da Gardner e non tutto è andato per il meglio in questo inizio di stagione.

Queste cinque settimana di pausa sono state troppo lunghe o ti servivano?
“Prima dello stop non vedevo l’ora che arrivasse, poi passate nemmeno due settimane non vedevo l’ora che ricominciassero le gare (ride). Una pausa serviva sia alle squadra che ai piloti, quindi sono state utili”.

Non sei comunque stato lontano dalle moto, come arrivi alla seconda parte del campionato?
Ho fatto solo una decina di giorni di vacanza, poi abbiamo ripreso ad allenarci. Sono molto carico, correremo in delle piste che mi piacciono molto e sono curioso di vedere come andrà. Ho tanta voglia di risalire sulla mia moto e di stare con la mia squadra, mi manca”.

L’inizio del campionato è stata sotto le aspettative, cosa è mancato?
Ci manca sempre qualcosa, a volte l’inizio gara, a volta la fine, a volte la qualifica. Sono sempre piccole cose ma che hanno grandi conseguenze. Devo sistemarmi un po’, nelle ultime gare sono stato veloce ma ho sempre sbagliato la qualifica”.

Ti aspettavi un dominio così netto del team Ajo con Gardner e Fernandez?
Così tanto sinceramente no, era scontato che sarebbe andati forte, perché sono due piloti veloci ma nessuno si sarebbe aspettato che facessero una differenza del genere. Nessuno se lo spiega, ma è così, bisogna riuscire a riprenderli e anche batterli”.

Li hai studiati? Cosa fanno di diverso?
Qualcosa ho visto, ho studiato molto ma poi ho anche cercato di liberare la testa. Come ho detto, qualcosa ho capito, ma non vi dico cosa (ride)”.

Si sta parlando molto di te per il futuro in MotoGP, sia per il team VR46 che per Petronas.
Innanzitutto sono super contento, quando sei in Moto2 sei vicino al passaggio ma sai anche quanto è difficile poi farlo e avere già due offerte è una bellissima cosa. Ovviamente sarà una scelta difficile da fare perché devi sentirti pronto, se lo sei veramente lo puoi sapere solo quando sarai lì ma devi sentirtelo prima di decidere. Per fortuna ho ancora un po’ di tempo di pensarci e mi sono già fatto un’idea parlando con Uccio e con Carlo (Casabianca, il preparatore atletico della VR46 ndr). Vi farò sapere presto cosa ho deciso (ride)”.

Ti sei pentito di avere rifiutato l’offerta di Aprilia lo scorso anno?
Non mi sentivo pronto e volevo continuare a crescere. Mi è dispiaciuto per Massimo (Rivola, l’ad di Aprilia Racing ndr) perché è stato veramente un figo, con la F maiuscola. Si è dimostrato una persona che fa le cose, era interessato a me e mi aveva fatto una proposta con tutto quello che potevo desiderare. Mi è dispiaciuto perché ero in un periodo in cui non me la sentivo, ma per il futuro non si sa mai”.

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