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MotoGP, Bagnaia: "Non mi piace il Sachsenring. Dovrò adattarmi io, non la moto"

"So cosa ci vuole per essere veloci e sono certo che mi troverò bene sulla moto, ma questa sarà la pista più difficile della stagione. Marquez il favorito, è al 100% della condizione fisica"

MotoGP: Bagnaia:

Pecco Bagnaia non è particolarmente entusiasta di correre al Sachsenring. Il layout della pista non sembra favorire le caratteristiche della sua Ducati, ma sembra che il problema sia maggiormente legato al fatto che semplicemente questa pista non piace al pilota. Pecco lo ammette candidamente nell'incontro con i giornalisti che precedere il fine settimana di gara, dimostrando di avere la perfetta consapevolezza di trovarsi davanti alla sfida più difficile di questo 2021 fino a questo momento. 

L'italiano non appare tuttavia turbato e cerca di trovare il modo di vedere il bicchiere mezzo pieno, salvo poi affermare una cosa che rischia di mettere il tutto sotto una luce diversa. Lo fa quando parla di Marc Marquez, che secondo il pilota della Ducati non soffre più dei problemi che l'hanno condizionato fino a questo momento in sella. 

"Per me Marquez è il favorito - ha affermato secco Bagnaia - A Barcellona andava forte, nei test è stato veloce e fisicamente è al 100%, quindi andrà forte". 

Un Marquez in perfetta forma proprio sulla sua pista preferita. Un mix che rende questo Sachsenring la tappa più difficile del tuo mondiale probabilmente. 
"Questa è senza dubbio la pista più difficile per me e per la Ducati. Non mi piace questa pista, è difficile per me andare forte qui. Nel 2017 sono salito sul podio in Moto2, ed anche nel 2018 ero veloce. So cosa ci vuole per andare forte qui, ma non è facile per me. Gestire le gomme è complicato, non devi riscaldarle troppo. Ho in ogni caso fiducia di poter fare un buon fine settimana qui". 

Il maggiore problema sei tu o la moto?
"Per me questa è la pista peggiore. La moto l’adattiamo sempre, qui sarò io a dovermi adattare. Non mi piace molto sinceramente, sarò io a dover fare la differenza secondo me. Sono convinto che la moto mi piacerà subito, mentre io dovrò lavorarci un po’ di più secondo me". 

Hai detto di sapere cosa ci vuole per andare forte qui. Di cosa si tratta?
"E' semplice. Qui si deve usare molta velocità in ingresso e poi accelerare poco in uscita per non riscaldare troppo le gomme".

Sembra che tra tutti i piloti Ducati, tu sia quello che soffre meno del problema atavico della Desmosedici, ovvero la capacità di chiudere le curve. Hai una tecnica diversa da tutti gli altri? 
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Non so cosa faccio diversamente rispetto agli atri piloti, ma so di frenare più forte degli altri. Quando entro in curva mi trovo già in perfetta traiettoria, non devo far derapare il posteriore. Penso che questa sia la differenza maggiore rispetto altri altri piloti della Ducati. Io faccio curvare molto la moto in ingresso in staccata, mentre altri lo fanno in modo diverso. Tra l’altro è una tecnica che non funziona se piove. Sarebbe meglio correre con l’asciutto qui".

Forcada ha espresso dei complimenti nei tuoi confronti. Non danno punti, ma faranno morale almeno. 
"Fanno piacere le parole di Forcada. Sentirsi dire certe cose da un tecnico che ha avuto tanti piloti, tutti molto forti, fa assolutamente bene e sono contento di averle sentite". 

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