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MotoGP, Zarco: "Oggi anche io ho fatto il Marquez dietro Bagnaia, a volte serve"

"Cerchi di essere sempre pulito e corretto, ma qualche volta devi andare oltre per trovare la prestazione ed in questo Marc è bravissimo. Ho sfruttato la Ducati ma mi serve un passo in avanti per la gara"

MotoGP: Zarco:

Oggi tutti gli occhi sono puntati sula manovra di Marc Marquez in Q1, quando ha sfruttato il gancio di Maverick Vinales tenendolo fuori dalla Q2 con estrema furbizia. Una strategia che sta ovviamente facendo discutere ed un argomento che quasi tutti i piloti hanno affrontato nell'incontro con i giornalisti di fine giornata. Lo ha fatto anche Johann Zarco, che oggi ha di fatto replicato questa tecnica sfruttando il gancio dei compagni di colore Bagnaia e Miller per strappare il tempo in qualifica. 

Il francese non si è nascosto, affrontando a viso aperto il problema e riconoscendo che qualche volta la furbizia è necessaria quando le prestazioni non ci sono o almeno non sono sufficienti per essere davanti.

"Oggi mi sono trovato nella posizione di Marc. Ho seguito qualcuno per fare il mio tempo, non posso commentare. Quando ti senti forte puoi anche restare davanti e pensare semplicemente ad essere veloce. A volte ti senti così e quando capita è bello. Vorrebbero trovarsi tutto in questa condizione. A volte serve fare queste strategia. Marc è forte anche in questo, quando sceglie di non farsi seguire è in grado di entrare ai box e poi uscire per trovarsi da solo. Fabio va sempre da solo, non vuole nessuno attorno che lo aspetti. Spero di provare questa sensazione durante la stagione. Ma a volte devi spingere perché c’è una porta molto stretta per fare il tempo e se la manchi non fai il tempo. Oggi tre piloti hanno seguito Bagnaia e tutti sono stati aiutati dalla situazione. Lui si sentiva forte ed ha spinto lo stesso". 

Non credi che sia un comportamento deplorevole?
"Ho visto cosa ha fatto Marc. Sappiamo che la scia in categorie come la Moto3 è fondamentale, mentre in MotoGP è più una questione di avere un riferimento da seguire. Sappiamo che Marc soffre un po’ in questi weekend e l’ha fatto. Ha spinto Maverick al limite. Alla fine è andata bene per lui, perché si è qualificato per la Q2 mentre Maverick è rimasto fuori. Lo definirei il lato oscuro dello sport, se non riesci a giocare così, non sei a questo livello. Devi cercare di essere quanto più pulito possibile, ma qualche volta capita di non poter essere così puliti. Maverick è stato colpito da questa cosa, Marc è stato bravo a restargli dietro. Come ho detto, è il lato oscuro dello sport. Non credo sia possibile penalizzarlo. Penso che in MotoGP sia difficile aspettare qualcuno, perché la temperatura delle gomme crolla subito. Devi avere tanta confidenza per seguire qualcuno ed utilizzare questa strategia, è anche un rischio". 

Oggi hai seguito Miller e Bagnaia, pensi di aver imparato qualcosa che possa servirti domani in gara?
"Dietro Jack, quando spingi al massimo, è difficile capire se stai imparando qualcosa, ma almeno usi bene il potenziale della tua moto. Stasera guarderò bene tutti i dati. Uno dei vantaggi della Ducati è che condividiamo tutti i dati con gli altri piloti. Sarà interessante capire questo ultimo giro, per capire come è arrivato. Ho delle idee, saranno i dati a confermarle". 

Hai fatto un bel passo in avanti tra ieri e oggi. 
"Sono molto contento anche per come è andata la FP3. Abbiamo fatto un bello step in avanti ed ho fatto subito un buon tempo per prendermi la Q2. Quando fa più caldo io vado un po’ in difficoltà, così in FP4 ho cercato di fare tanti giri per capire le possibili condizioni della gara. Nel primo run ero lento oggi, ma avevo Pecco davanti ed ho potuto fare un bel giro. Il risultato è questa prima fila. Non mi aspettavo di fare uno step così grande tra ieri e oggi, quindi sappiamo di poter farne un altro. Penso che domani nel warmup sperimenteremo qualche altra idea per capire se potremo fare un altro netto passo in avanti, dipenderà dalle temperature!".

C'è qualcosa da migliorare in modo netto sulla tua Ducati?
"Continuiamo a soffrire nel terzo settore, ma anche oggi si può vedere che ci manca ancora qualcosa, magari nelle Arrabbiate. Il passo in avanti di questa mattina mi ha aiutato ovunque, è stata una modifica efficace per ogni punto della pista. Domani voglio trovare altre soluzioni, perché voglio potermi giocare la gara". 

Come hai vissuto l'incidente di Dupasquier?
"Quando sono entrato nel box per la FP4 ho saputo che la sessione era stata ritardata e me ne sono voluto andare via dal box, perché so che quando non ci sono molti replay dell’incidente c’è qualche problema, qualche brutto problema. Sono uscito e sono rimasto nel mio camion, dentro e fuori. Ha funzionato per tentare di calmarmi e farmi trovare pronto per la mia sessione. Non volevo essere colpito troppo nel cuore e nel corpo da questo, perché sai che dopo devi risalire in moto come se niente fosse successo. E’ difficile spiegarlo, magari essere un po’ più vecchio mi aiuta a non sentirmi eccessivamente colpito ed a farmi trovare pronto quando poi devo scendere in pista". 

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