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Moto3, Simoncelli: "Il 2020 non è stato come speravo ma continuiamo a sognare"

"Non abbiamo concretizzato nulla di quello che avevamo prestabilito. Se ci penso mi fa arrabbiare e psicologicamente si era creata una situazione stressante"

Moto3: Simoncelli:

Più che comunicati stampa, quelli scritti da Paolo Simoncelli sono pagine di un diario che accompagna per tutta la stagione. Ora che è arrivata al termine, è tempo per l’ultimo capitolo, il tradizionale bilancio di fine anno.

Paolo lo ha fatto, con la consueta onestà che non gli fa trovare scuse.

Vi lasciamo alle sue parole.

Finalmente quest’anno maldestro è giunto al termine.

Mi dispiace dire finalmente per una serie di motivi; primo tra tutti per voi, i quali ho visto scrivere sui social con disperazione: “Nooo! Ultima domenica di gare, come passerò le altre?” E poi perché so che dobbiamo solo essere grati nonostante tutto, perché questo immenso circo chiamato motomondiale, é riuscito ad andare avanti e dobbiamo ringraziare Dorna che ha gestito perfettamente i fili e lo ha portato a termine.

Ma mi vien da dire “finalmente” per noi, perché arrivare in fondo,  in questa situazione di disagio è stancante: due tamponi a settimana, viaggiare in giorni obbligati a volte impiegando dieci ore per arrivare in Spagna (poiché di voli ce n’erano sempre meno) rimanere relegati in hotel nei tre giorni tra una gara e l’altra in auto quarantena. Ma anche per quanto riguarda la nostra storia. Tutti i nostri ambiziosi programmi sono andati in fumo, non abbiamo concretizzato nulla di quello che avevamo prestabilito, quando all’inizio, su di noi ci avevo scommesso. Se ci penso mi fa arrabbiare e psicologicamente, sommando il tutto, si era creata una situazione stressante.

Dopo un inizio travolgente, con tre pole di fila di Tatsuki si è spento tutto proprio qui, a Misano con la sua frattura del polso finchè siamo arrivati a Portimao con tre cadute di fila alle spalle (non sempre per colpa sua ). Con Niccolò è andato tutto al contrario, inizialmente non in forma e poi verso la fine ha concluso con le prestazioni migliori della sua stagione. Comunque con entrambi non è stato quello che ci aspettavamo. Siamo stati sottotono con prestazioni incolori.

Dopo Portimao saremmo dovuti andare a Jerez per i test e per conoscere meglio il nostro nuovo pilota Fellon, ma dopo la gara di domenica mi è sembrato il caso di chiudere definitivamente la stagione, staccare la spina e tornare verso casa.

Vorrei fare i miei complimenti a Tony Arbolino cresciuto con noi dal 2014 quando era alto solo 1 metro e ha debuttato con noi nel mondiale 2017, sono felice di questo suo successo. Io l’ho sempre chiamato “artista" delle moto, ho sempre saputo che fosse una promessa. Anche un altro nostro ex pilota Yari Montella approderà in Moto2 nel 2021, questo mi rende fiero e orgoglioso del lavoro che stiamo facendo con questi ragazzi giovani.

Anche per quest’ anno è finito questo itinerante e imprevedibile show e con lui la stagione 2020.

Stiamo già lavorando per il prossimo, da poco è uscito il calendario gare 2021, provvisorio, sperando che tutto torni presto alla normalità. La cara vecchia e semplice normalità, che porterà con se il caotico paddock, risvegliato da un fervente entusiasmo dopo un anno di assenza, le hospitality brulicanti di persone e gli spalti così pieni di rumore e così pieni di voi.

Sogniamo ancora? Assolutamente! In questo caparbio 2020, SOGNARE è l’unica cosa che non ci possono togliere”.


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