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MotoGP, A. Espargarò: "Vedere la KTM così forte a Brno mi ha fatto incazzare"

"Sono in MotoGP da meno tempo di Aprilia. La RS-GP non è male rispetto alla loro moto, che però è un missile sul dritto, come la Ducati dei tempi migliori. Non sarebbe giusto dire che è merito della Michelin"

MotoGP: A. Espargarò:

Aleix Espargarò ha tagliato il taguardo di Brno in decima posizione, mettendo finalmente a segno dei punti in questo mondiale 2020 e cobcretizzando per la prima volta il potenziale della sua Aprilia RS-GP 20. L'ha fatto su una pista che sulla carta non avrebbe dovuto essere favorevole per l'Aprilia, visti che proprio qui nel 2019 Aleix aveva incassato quasi 40 secondi dal vincitore Marquez. Quest'anno il distacco rispetto al vincente, ovvero Binder, si è ridotto ad appena 15 secondi. Per qualcuno questo dato potrebbe suggerire un grandissimo passo in avanti per la moto di Noale, ma dopo averlo fatto notare al Aleix Espargarò, ecco che immediatemente emerge un punto di vista sostanzialmente diferente da chi la vede in modo molto diverso. 

"La nuova moto è chiaramente migliore - non si nasconde Espargarò - e mi piace il tuo approccio nel valutare i dati come hai fatto tu e vedere i punti positivi, che oggettivamente ci sono. Ma io sono un tipo competitivo e vedo le cose in modo anche diverso. Io guardo al fatto che i tre piloti più forti a Brno erano in sella ad una KTM, e questo mi fa proprio incavolare. Naturalmente la nostra moto è andata meglio a Brno quest’anno, anche perché l’anno scorso era stata forse la peggiore gara della stagione per noi. Onestamente in gara non avevo troppa confidenza per spingere, ma forse è dipeso anche dalle due cadute in gara di Jerez. In ogni caso non ho finito la gara lontano dal podio, quindi posso ritenermi soddisfatto. Però non voglio fare paragoni con quanto facevamo l’anno scorso, perché è giusto confrontarsi con quello che fanno i nostri rivali e siamo ancora lontani dai miei obiettivi".

Secondo Fabio Quartararo, parte del vantaggio di KTM a Brno è dipeso da un aiuto di Michelin, avrebbe sviluppato gomme molto adatte alla RC16. Tu che idea ti sei fatto al riguardo?

"Non sono d’accordo con Fabio. Ma di certo è strano quanto abbiamo visto a Brno. Tante persone, anche dei miei amici, mi hanno chiesto cosa stesse succedendo a Brno e come mai le KTM fossero così veloci. Mi sono sentito come uno che non capisce niente di moto dopo aver passato 15 anni in questo paddock. Non capisco come siano arrivati a quel livello, ma non penso che Michelin li abbia aiutati in qualche modo. Quartararo è stato il pilota da battere a Jerez, ed usava le stesse Michelin. Per questo dire che dietro la vittoria di Binder a Brno ci fosse la Michelin non è corretto. Binder con la KTM ha fatto un ottimo weekend ed hanno fatto una gara fantastica. Le gomme sono diverse rispetto al 2019, lo sappiamo tutti, ma non è questa la ragione per cui KTM ha vinto in Repubblica Ceca". 

Indubbiamente KTM sta svolgendo un grande lavoro. 

"La KTM è arrivata in MotoGP dopo di noi, ed ora possiamo solo applaudire al lavoro che hanno svolto. Hanno una mentalità diversa da tutti gli altri, un telaio che utilizzano solo loro. L’anno scorso con Pol si vedeva che avevano fatto dei passi in avanti, ma adesso sono veloci anche Brad e Miguel. Io sto spingendo al massimo in questo progetto con Aprilia, come anche la stessa Aprilia sta facendo, ma al momento non siamo dove vorremmo essere. Qui abbiamo vinto tanti mondiale, e vogliono lottare per stare nella top five. Siamo ancora lontani. Certo, dico senza problemi che questa è la migliore Aprilia che io abbia mai avuto, ma non è ancora abbastanza". 

Adesso arriva il Red Bull Ring, un tracciato poco gentile con i motori. Sei preoccupato?

"In realtà l’anno scorso ho sofferto più a Brno di quanto non abbia fatto al Red Bull Ring. In Austria in alcune situazioni ero veloce, ma la RS-GP 20 è tutta un’altra cosa, quindi sarà da verificare tutto. Io sono positivo, penso che i miglioramenti della moto saranno efficaci su questa pista. L’anno scorso avevo molto chattering sia a Brno che in Austria, mentre quest’anno non ho avuto alcun chattering a Brno, quindi spero di non averne neanche qui. Mi sento ottimista, a Brno ho finito 10°, ma in realtà ho chiuso a cinque secondi dal gruppetto del podio. Ci sono arrivato vicino, anche se so che ci manca un altro step per lottare davvero per salirci su quel podio". 

Tornando a parlare di KTM, questa sarà anche la loro pista di casa. Qui hanno svolto tanti test, saranno le moto da battere di nuovo?

"Onestamente non so che tipo di lavoro stiano facendo in KTM. Pol è il loro pilota migliore e con lui non parlo mai di moto. Penso che la loro mentalità sia molto diversa rispetto a quella degli italiani e anche degli spagnoli. Di certo hanno fatto un enorme passo in avanti sull’elettronica, ma secondo me la vera differenza è il motore, la pura potenza. La KTM è un missile, quando raddrizzano la moto e spalancano il gas fanno impressione. Sembra la Ducati dei tempi migliori. Hanno una trazione enorme e penso che in generale la loro moto non sia migliore della nostra, ma hanno un motore che fa una differenza molto grande. Possono frenare tardi, non stressano la moto per ottenere troppa velocità a centro curva e questo aiuta anche con le gomme". 

Dani Pedrosa ha senza dubbio aiutato. Forse servirebbe un test team strutturato in modo diverso?

"Non ci sono molti segreti in questo mondo. Più investi, più lavori, più velocemente arrivi ai risultati. Spero che noi possiamo trarre una lezione da tutto questo e magari cercare di essere più competitivi l’anno prossimo. So che Aprilia sta investendo, ci sta provando. Ma con il problema che abbiamo avuto con Iannone, tutto è diventato più difficile. Smtih doveva fare il tester e sta correndo con noi. La situazione in Aprilia è complessa, ma non voglio sfruttare questa come una scusa. Lorenzo Savadori sta facendo un grande lavoro". 

Che idea ti sei fatto dell'episodio tra tuo fratello Pol e Johann Zarco a Brno?

"Mi è sembrato un incidente di gara. Onestamente, e dico questo non perché sto parlando di mio fratello, se non siamo all’ultimo giro non credo sia necessario prendere un rischio del genere, come l'ha preso Zarco. Non vedo la necessità di fare la manovra che ha fatto Johann in quel momento". 

 

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