Tu sei qui

Moto2, Pasini: “Sono a piedi, ma non mi piego a portare la valigetta”

ESCLUSIVA: “Mio nonno sta lottando contro il Virus. Il posto giusto è la Moto2 con Simoncelli. Valentino? continuerà nel 2021. Gresini? Sono deluso, ci siamo pure dati la mano”

Moto2: Pasini: “Sono a piedi, ma non mi piego a portare la valigetta”

Share


Passato, presente e futuro, ma anche pista e non solo. In un momento dove le moto sono ferme ai box e i piloti rinchiusi in casa, Mattia Pasini coglie l’occasione per raccontarsi a 360 gradi. Il Coronavirus ha cambiato le abitudini di tutti noi e in certi casi ha addirittura colpito i nostri cari.

È il caso del pilota romagnolo, che da dieci giorni non vede più suo nonno, perché ricoverato in Ospedale a combattere la sfida più grande contro il COVID-19. Un momento non certo semplice, che lo sta mettendo a dura prova, ancora più di una gara del Motomondiale. Eppure, nonostante le difficoltà, Mattia affronta questa sfida con la determinazione e l’ottimismo che da sempre lo accompagna.

“Purtroppo non è un momento semplice – ha esordito – mio nonno è ricoverato da quasi due settimane in Ospedale per il virus e siamo un po’ in pensiero per quanto sta accadendo. Lui però è tosto, è uno di quelli con la pelle dura e sono convinto che ce la farà a vincere questa battaglia. Fai conto che fino a un mese fa volava con il suo aereo nonostante i 90 anni”.

Mattia, domanda secca: ma perché non ha fatto il pilota d’aereo?

“A volte ci penso, non sarebbe stato male (sorride). È capitato in alcune occasioni di volare assieme a lui, è un momento molto bello e particolare, ma soprattutto emozionante. Mi piacerebbe un giorno prendere il brevetto”.

Alla fine devi accontentarti della moto.

“In questo periodo nemmeno quella. Mi fa strano, davvero strano non poter andare in moto, anche perché noi viviamo con i motori praticamente sempre. Mentre adesso siamo chiusi in casa. Ci alleniamo costantemente per tenerci in forma e per tornare il prima possibile”.

Quanto è cambiata la tua vita in queste due settimane?

“Rimanere a casa significa avere più tempo da dedicare ai tuoi familiari oppure a quelle faccende che durante l’anno metti in secondo piano. Come ho detto non possiamo girare in moto, ma comunque mi alleno, come se si dovesse correre domani”.

Il fatto è che non si sa quando si riprenderà.

“Spero il Mugello, sarebbe un qualcosa di veramente unico ripartire dal Gran Premio d’Italia”.

Mattia, cosa pensi di un calendario compresso a 20 gare da disputare eventualmente fino a dicembre. Pensi sia giusto o meglio 13-14 gare come proposto da Valentino?

“Io sono favorevole a quanto detto da Vale. Disputare 20 gare sarebbe veramente massacrante, anche perché poi ci sarebbero degli strascichi non da poco in ottica 2021. Parlo per i piloti, così come per i meccanici, i quali si ritroverebbero con un mese di pausa a gennaio e alla fine non sarebbe nemmeno un mese. Secondo me è meglio un calendario con 13, 14 o anche 15 gare, fatto bene e con una tempistica favorevole a tutti, senza il bisogno di affrontare tour de force”.

Quando ti rivedremo in pista?

“Bella domanda. Al momento non lo so, anche se io spero presto. Dentro di me so che posso ancora dare tanto a questo sport e di avere le carte in regola per puntare al Mondiale della Moto2 con un team solido e competitivo"

Al momento però sei a piedi.

“Esatto e non lo nego, mi impegno a fare il telecronista per Sky. Sono a piedi e come ho sempre sostenuto non porterò mai la valigetta, dato che portare la valigetta significa abbassare la qualità in pista. Piuttosto aspetto, ma i soldi non ce li metto. Penso che una possibilità potrebbe magari esserci in futuro con il team di Simoncelli, quella sarebbe una soluzione ottima”.

Hai visto la gara di Losail? Cosa avrebbe fatto Pasini?

“Certo che l’ho vista. Secondo me potevo dire la mia ed essere là davanti a battagliare per il podio. Purtroppo però non c’ero”.

In autunno si è più volte parlato della trattativa con Gresini. Come mai non si è concretizzata?

“È una storia lunga. Con Fausto abbiamo parlato, ci siamo dati la mano, ma alla fine non si è fatto nulla. Di tutto ciò sono veramente deluso, perché con Gresini avremmo potuto fare davvero delle corse interessanti in pista, dato che la sua struttura è solida. Ma purtroppo è andata diversamente da quanto sperato e sono amareggiato, tanto”.

Sappiamo che tra di voi ragazzi dell’Academy vi sfidate a GTA con la Play per ammazzare il tempo. Chi è il più forte? Ma soprattutto, chi vince la gara virtuale di domenica al Mugello?

Allora, la gara di domenica al Mugello la vince Bagnaia. Se dovessi scommettere 50 euro li punterei su di lui. Per quanto riguarda invece le sfide tra di noi dell’Academy ti dico che abbiamo un nostro mini Campionato e siamo tutti fortissimi. Fai conto che siamo tra i primi cento nella classifica. Al momento io sono in testa, però la sfida è bella tosta”.

Ancora due domande. La prima: Valentino correrà anche nel 2021?

Certo, ne sono convinto! Ti rispondo così perché quello che conta più di tutto è la motivazione e questa va oltre il numero impresso sulla carta d’identità. Vale ne ha tanta, è carico e io sono sicuro che lui quest’anno sarà della partita e anche il prossimo anno lo rivedremo al via del Mondiale”.

Ultima domanda: hai visto la vittoria di Locatelli a Phillip Island? Hai mai pensato alla possibilità di rilancio in SBK come magari fatto da Bautista?

“Ti aspettavo qua. Le gare le ho viste e sono state tutte molto belle e interessanti. Che dire: qualora un giorno ci dovesse essere la possibilità, perché no? Al momento però io sono concentrato sul Motomondiale, perché come ho detto so di avere ancora la possibilità di potermi giocare il titolo della Moto2. E fino a quando avrò questa convinzione non mi arrenderò”.   

 

Articoli che potrebbero interessarti