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MotoGP, Petrucci: "Con il caldo di oggi noi ducatisti siamo evaporati"

Petrux 7°:  "Non l'avrei immaginato. In FP3 veloce come Quartararo, non capisco". Andrea solo 11°: "Marquez non c'entra niente con il mio giro perso in Q2. Io come Valentino: lento in qualifica, davanti in gara"

MotoGP: Petrucci: "Con il caldo di oggi noi ducatisti siamo evaporati"

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Le qualifiche di Assen hanno sovvertito quanto di buono i piloti ufficiali Ducati erano stati in grado di mostrare durante i turni di libere. Danilo Petrucci scatterà infatti solo 7°, aprendo la terza fila dello schieramento, mentre peggio è andata ad Andrea Dovizioso, che scatterà addirittura 11° senza essere riuscito a mettere assieme un tempo accettabile in Q2.

Una situazione molto diversa da quanto visto fino al sabato mattina e probabilmente causata dal forte aumento della temperatura che ha condizionato il grip dell'asfalto sul circuito olandese mandando in crisi la GP19, come hanno sottolineato entrambi i piloti. E' di Andrea Dovizioso il primo commento a questa performance molto lontana dagli standard Ducati e da quelle che erano le premesse alla vigilia delle qualifiche.

Dovizioso ha anche sottolineato quanto sia cambiato lo scenario con i giovani come Quartararo, Rins e Vinales e lo stesso Mir ad affacciarsi con forza nelle zone nobili della griglia di partenza. 

"Cambia un bel po’ lottare con i ragazzi più giovani. La loro attitudine - ha dichiarato Andrea -  è fare i tempi sul giro secco più facilmente. Se guardi me e Valentino, spesso in gara siamo davanti, mentre in qualifica abbiamo problemi entrambi". 

Una situazione strana, in questo 2019 sembri spesso in difficoltà in qualifica. 

"Secondo me facevo spesso molta fatica anche l’anno scorso ad entrare nei dieci nei primi tre turni, quest’anno il livello degli avversari è anche salito. Ci sono tanti piloti molto veloci che hanno anche moto che vanno forte. Oggi stare nei dieci e fare una buona qualifica è ancora più complicato che in passato, perché vanno realmente molto forte tutti". 

Una parziale consolazione potrebbe arrivare dalle Honda e da Marquez, che qui non sembrano al massimo.

"Non so come sia messa la Honda, ma sapevamo che su questa pista, dove c’è bisogno di cambiare direzione molto velocemente, non saremmo stati troppo competitivi. Qui ci sono anche molte curve molto lunghe - ha sottolineato Dovizioso -  il che non è il massimo per la nostra moto. Spesso dipende da quanto grip c’è sull’asfalto quanto riusciamo ad essere veloci o lenti. In qualifica ho fatto degli errori e non sono riuscito a fare un buon giro, il che non è per nulla una cosa buona perché la nostra base non è troppo male. Di certo non possiamo essere contenti, nel pomeriggio i nostri tempi non sono veloci quanto quelli dei migliori, non abbiamo la stessa velocità". 

"NON HO ABORTITO IL GIRO PERCHE' MARQUEZ ERA DIETRO DI ME"

Hai anche abortito un giro mentre Marquez era alle tue spalle. Strategia?

"Speravo di fare meglio quando ho abortito il giro, ma non l’ho fatto perché avevo Marquez attaccato alla mia coda. Io volevo fare un giro in più per migliorare me stesso, arrivare sotto al 1’33. Magari non sarebbe stato un grandissimo giro, ma almeno mi avrebbe consentito di partire più avanti. In realtà sono un po' deluso dalla velocità che abbiamo dimostrato di avere". 

Domani l'obiettivo sarà restare con Marquez in gara?

"Di certo potrebbe essere importante restare attaccato a Marquez, ma in questo momento noi facciamo quello che possiamo. Al momento è difficile, anche Marc ha qualche piccolo problema ma non mi sembra messo male quanto lo siamo noi. Le Suzuki e le Yamaha sembrano essere più forti qui, ma dovremo capire come andrà la partenza, perché credo che possa determinare molto del percorso della gara. Vedremo cosa potrà accadere".

Il caldo sarà decisivo?

"Domani credo che sarà più il vento a condizionare le cose piuttosto che le temperature. Bisognerà capire in che direzione soffierà, perché qui il vento può condizionare molto il modo in cui devi guidare". 

Per quanto riguarda il telaio nuovo invece? Credi che possa aiutarti in gara?

"In realtà capirò forse ancora meglio in gara come stanno le cose con il nuovo telaio, perché certe modifiche puoi sperimentarle per bene solo in quelle condizioni, sulla distanza. Io non mi aspettavo di avere chissà quali grandi cambiamenti con questo telaio, già dai test e dalle prove libere di ieri qui. Mi sento meglio in sella, e questo è un aspetto positivo. Ma non può cambiare radicalmente la situazione, credo che dovremo lavorare meglio in quell’area per cercare di capire e migliorare le cose". 

DANILO PETRUCCI - ASSEN 2019

Anche Danilo Petrucci ha terminato la giornata in pista ad Assen con tanti punti di domanda e poche risposte. Dopo aver girato con il passo di Quartararo in FP3, il Petrux si aspettava di poter lottare per le prime due file anche in qualifica, ma l'aumento delle temperature ha di fatto vanificato il potenziale della GP19, come lo stesso pilota ha spiegato nel dettaglio.

"Il grip di certo era un po’ di meno rispetto a stamattina - ha spiegato Danilo -  e sappiamo che quando succede questo calo di grip, non siamo messi bene. Ma quando invece abbiamo molto grip in pista noi siamo spesso tra i migliori, perché possiamo accelerare molto bene, frenare forte. Solo che non erano queste le condizioni di oggi. Non riuscivamo a spingere né sull’anteriore né sul posteriore e in queste condizioni le moto che riescono a portare velocità dentro la curva sono avvantaggiate rispetto a noi. In una pista come questa, dove non ci sono nemmeno dei rettilinei dove magari noi ci possiamo difendere, la situazione è questa. E’ come se non avessimo armi per difenderci.

E' stato anche un turno strano a vederlo dall'esterno.

"Tutti i piloti si marcavano a vicenda e nessuno voleva stare davanti. Alla fine tutti siamo stati abbastanza lenti, e noi dobbiamo capire perché siamo stati più lenti del mattino, anche perché la moto era la stessa della FP3. Le sensazioni però erano assolutamente differenti. La moto si muove molto, non è stabile e sono quasi caduto due volte in FP4 ed altre due qualifica, il tutto andando anche piano. Questo potrebbe essere un problema per domani, anche se dobbiamo restare positivi perché il ritmo non sarà molto alto. Speriamo che faccia un po’ più fresco, il che ci aiuterebbe parecchio".

"CON IL CALDO DI OGGI SIAMO EVAPORATI, NON L'AVREI IMMAGINATO"

Immaginavi che il caldo sarebbe stato così determinante?

"Sono evaporato col caldo! Non me l’aspettavo, perché come ho detto stamattina appena entrato in pista ho pensato ‘che spettacolo guidare ad Assen questa moto’. Ho usato le gomme che avevo quando ho fatto quel volo venerdì mattina, che sono state nella sabbia, sono state fredde. Eravamo un po’ preoccupati perché non le abbiamo messe per scelta, ma perché eravamo obbligati a farlo. Però mi sono detto che questa è una grandissima moto, mi sono divertito ed i risultati si sono visti. Oggi la situazione era veramente difficile". 

Quindi le cose sono andate molto peggio di quello che ti aspettavi.

"Io pensavo che il caldo ci avrebbe potuto dare fastidio, ma non pensavo che potessimo avere tanti problemi. Non so cosa sia successo ad Andrea, ma io non sono riuscito a fare il secondo tentativo perché appena provavo a spingere di più la moto era instabile. Dobbiamo capire se c’è una soluzione per domani e restare calmi. Potremmo lavorare sulla moto ma anche noi piloti magari dobbiamo cambiare qualcosa nel modo di guidare". 

Sembra che domani le temperature possano scendere leggermente.

"Di certo domani nell’orario della gara non sarà fresco come era stamattina, quindi la situazione non sarà quella che avevamo in mattinata di certo. Io ero veloce quanto Quartararo nella FP3, abbiamo entrambi battuto il vecchio record della pista e questo direi che è un ottimo segno. Ma nel pomeriggio lui ha migliorato ancora, mentre noi siamo stati ancora più lenti rispetto a ieri pomeriggio. La gara sarà diversa, anche se vogliamo fare punti e restare al passo con i rivali in campionato. Di certo Rins sarà molto veloce, come lo era l’anno scorso. Però resto positivo e penso che con una buona partenza ed adottando una buona strategia, noi non avremo forse il passo che avevamo al Mugello e Barcellona, ma credo che possiamo lottare per il podio".

Ti sei fatto un'idea sulla strategia da utilizzare?

"Partendo un po’ più dietro è sempre difficile pensare ad una strategia. Di certo devo partire bene ed entrare velocemente in top five, e dopo non so se Fabio o Maverick tenteranno di scappare. Loro sono quelli che si trovano più a loro agio in questo weekend e se potranno guidare da soli davanti, secondo me saranno davvero veloci. Io cercherò di restare lì e magari rallentare il ritmo di gara, ma di certo non ho il ritmo che hanno loro".

Audio raccolto da Matteo Aglio

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