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DAR: Dainese apre le porte del suo archivio

Inaugurato ieri a Vicenza lo spazio espositivo dove sono raccolti cimeli, progetti e bozzetti del marchio italiano

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Le tute dei campioni del Motomondiale, i caschi dei talenti dello sci, fino all’equipaggiamento studiato in collaborazione con l’Esa, l’ente aerospaziale europeo, per la sicurezza degli astronauti. Nelle mura del DAR, sigla che sta per Dainese Archivio, è racchiusa la storia dell’idea vincente di Lino Dainese, fondatore del brand che porta il suo nome e ideatore dell’esposizione.


Il progetto


L’idea da cui parte DAR è quella di dare alle nuove generazioni un input per perseguire i propri obiettivi: per questo il percorso museale inizia proprio con i primi capi prodotti da Dainese in un garage di Molvena. Proseguendo non si può non notare la Foresta delle Tute, dove si trovano le tute indossate dai piloti degli ultimi 30 anni, alcune delle quali protagoniste di cadute rocambolesche o di gare memorabili. Ci sono poi gli spazi dedicati ai Campioni del Mondo, con spazi adibiti con moto, tute e pannelli che spiegano la storia dei vari cimeli presenti. Due tra i nomi più blasonati sono quelli di Giacomo Agostini e Valentino Rossi. Spazio anche alla tecnologia, con i prototipi del D-Air, il sistema air-bag per motociclisti ormai in dotazione nei capi Dainese, le tecnologie applicate ad altri sport come lo sci, e gli studi applicati all’equipaggiamento degli astronauti europei dell’ESA. “È il lavoro, l’impegno di una vita che prende forma” così Lino Dainese ha definito l’inaugurazione di DAR. “Non è un museo, è l’archivio in divenire di un’azienda che guarda al futuro”.

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