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Tourist Trophy: i primi verdetti, tra nuovi record e sorprese

Se Dunlop si conferma il campionissimo da battere e infrange tutti i record possibili, Hickman è la “next big thing”

Moto - News: Tourist Trophy: i primi verdetti, tra nuovi record e sorprese

È entrato nel vivo il Tourist Trophy, la corsa stradale più famosa e affascinante al mondo, e purtroppo anche quest’anno più dei tempi e delle velocità fanno notizia gli incidenti accorsi ai piloti: hanno perso la vita Dan Kneen e Adam Lyon, e Steve Mercer è vivo per miracolo dopo uno scontro con un’automobile dello staff che stava percorrendo il circuito in seguito all’incidente di Kneen. Tragedie che purtroppo sono consuetudine sull’Isola di Man, ma che non scoraggiano i piloti che ogni anno si ritrovano al cospetto di “The Mountain”.


Dunlop, che tempi!


Micheal Dunlop è una leggenda del TT, figlio e nipote d’arte, il nord-irlandese prima dell’inizio dell’edizione 2018 era già salito 15 volte sul podio dell’Isola di Man, e alla prima occasione possibile è tornato a fare ciò che gli riesce meglio: vincere. Sabato ha infatti conquistato la vittoria nella Superbike, ma non senza difficoltà, grazie a un Dean Harrison in grado di scrivere il nuovo record di categoria con un 16:50.384" alla media di 134.432 miglia orarie che ha demolito proprio il precedente primato di Dunlop del 2016. Peccato che il pilota Kawasaki abbia dovuto cedere ritmo e posizioni a causa di un problema alla moto. Dunlop così ha potuto trionfare sulla sua Tyco BMW, dedicando la vittoria proprio a Kneen, il compagno di squadra che le strade del TT hanno portato via. Ieri Dunlop ha bissato, salendo sul gradino più alto del podio nella classe Supersport e riscrivendo il record per la categoria: 17:31.328" alla media di 129.197 miglia orarie. Inutile dire di chi fosse il precedente primato: suo naturalmente.


Rivelazione Hickman


Contro un Dunlop inarrestabile, solo un underdog poteva avere la meglio. E il nome di chi non ti aspetti è quello di Peter Hickman, alla sua prima vittoria assoluta sul circuito di Man. Una trionfo sudato quello nella Superstock, arrivata dopo un inizio al fulmicotone dove il pilota inglese ha dovuto fronteggiare gli attacchi di Dunlop e Harris. Il colpo finale Hickman lo ha inferto segnando il nuovo record per la classe STK: 16:53.059 alla media di 134.077 miglia orarie, e portando la BMW S1000RR del team Smiths Racing al trionfo, seguito dalla BMW Tyco 6 di Dunlop e dalla Kawasaki del Silicone Engineering Racing Team di Dean Harrison.

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