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MotoGP, Pirro: in Texas vedremo a che punto è Lorenzo

Il tester Ducati predica calma: "A Jorge serve solo tempo per adattarsi, i risultati arriveranno. La moto ha mostrato di essere pronta per lottare al vertice"

MotoGP: Pirro: in Texas vedremo a che punto è Lorenzo

Il mondiale 2017 è già iniziato, ma questo non vuol dire che lo sviluppo ed i test si debbano fermare. In casa Ducati il tentativo di migliorare sempre più le prestazioni della Desmosedici è costante, e tutto ciò che passa nella mente di Gigi Dall’Igna passa poi tra le mani esperte di Michele Pirro, il collaudatore tuttofare della casa di Borgo Panigale, che da quest’anno segue Jorge Lorenzo nel suo processo di adattamento alla GP17. Da ieri fino a domani il pilota pugliese sarà al Mugello, per una classica sessione di test sulla pista toscana.

Michele, su quali aspetti della moto state lavorando?

“Stiamo provando delle soluzioni legate soprattutto all’elettronica. La prima giornata però non è stata proficua quanto avrei voluto dato che nel pomeriggio è piovuto, così abbiamo potuto sfruttare solo la mattinata”.                                                                                            

Come sono le prime sensazioni?

“Per ora quello che abbiamo provato ha dato dei buoni riscontri. Cerchiamo sempre di migliorare passo dopo passo, essendo già ad un buon livello. Questo è il primo test al Mugello di quest’anno quindi è importante partire dalla base per poi avere maggiori risultati nei giorni successivi e nei prossimi test del mese prossimo, dove ci saranno anche Dovizioso e Lorenzo.”

Il lavoro che stai conducendo potrebbe portare a modifiche sulla GP17 nel breve periodo?

“Non proprio perché parliamo soprattutto di modifiche alla messa a punto, per cercare di far rendere al meglio la moto. Al momento stiamo solo cercando delle indicazioni da dare a Lorenzo e Dovizioso”.

Parliamo di questo inizio di stagione del binomio Lorenzo – Ducati. Quale pensi sia il principale problema?

“Credo che il problema più grande di Jorge sia l’adattamento alla Ducati, che per un pilota che viene dalla Yamaha è sempre stato complicato.  Lui sta cercando di prendere le misure alla moto; occorre dargli tempo, anche se sappiamo che in MotoGP questo è sempre poco mentre le aspettative sono alte. Jorge è un grande campione e sono sicuro che arriverà dove tutti vogliamo”.

Pensi di aver trovato la strada giusta insieme ad Jorge per quanto riguarda la messa a punto?

“Io cerco solo di aiutarlo perché conosco di più la moto, ma è difficile dire a che punto siamo. Occorre solo che passi qualche gara per fare kilometri; in Argentina tra l’altro non ha potuto fare la corsa per il problema alla prima curva, mentre in Qatar ha commesso quell’errore che lo ha fatto uscire per un attimo di pista. Non ci sono state quindi le condizioni per vedere se c’è stato o meno il passo avanti. La moto è pronta per lottare per i primi posti, e con il tempo anche lui riuscirà a farlo”.

Ad Austin vedremo una Ducati in forma?

“Negli ultimi anni siamo sempre saliti sul podio, ed anche l’anno scorso Dovizioso è stato veloce nonostante poi sia stato centrato. Mi aspetto quindi una Ducati in lotta per la vetta, e penso che anche Jorge potrà cominciare a sentire il profumo delle posizioni che gli competono. Veniamo da un weekend in cui Andrea ha avuto solo tanta sfortuna, dato che nonostante la qualifica lo avesse penalizzato in gara stava risalendo e stava dimostrando di essere veloce. Ha comunque confermato che il pacchetto è ottimo come aveva già fatto in Qatar lottando fino alla fine con Vinales”

Cambiamo argomento. Nel weekend comincia il CIV, campionato in cui sei impegnato con il team Barni. Come ti senti alla vigilia del primo appuntamento?

“Come al solito cercherò di fare il mio meglio. Questo è per me un impegno importante, dato che difendo i colori sia della Ducati che delle fiamme oro, ed inoltre mi serve per tenermi allenato per quanto riguarda le gare vere e proprie, in previsione anche delle wild card che potrò fare in MotoGP. L’obbiettivo è essere veloce, ma in primis cerco di essere di massimo supporto per Ducati ed i suoi progetti”.

Immagino vorrai rifarti della stagione scorsa, quando il titolo ti è sfuggito di mano per un’irregolarità tecnica…

“Non ci penso più sinceramente, il passato è passato. Inoltre ho già dimostrato che non ho vinto quelle gare grazie a quell’irregolarità, quindi non nutro sentimenti di vendetta o cose del genere”.                                                                                                                              

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