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MotoGP, Iannone: ho reagito e mostrato la mia forza

"Dopo l'Argentina avevo tutti gli occhi addosso". Dovizioso: "fortunato a non farmi male. Sulla mia velocità non ho dubbi"

Iannone: ho reagito e mostrato la mia forza

Questa volta la Ducati è riuscita a mettere almeno una moto sul podio. Quella di Iannone, perché la sfortuna si è accanita nuovamente contro Dovizioso, buttato a terra da Pedrosa quando era in zona podio. L’abruzzese ha potuto comunque festeggiare e dimenticare le prime due gare disastrose.

L’importante era reagire e ho dimostrato la forza che ho dentro di me - dice - Dopo l’Argentina me ne hanno dette di tutti i colori. Non ho perso la concentrazione ma questa è la mia risposta. Fare un errore è facile, oggi l’abbiamo visto con Pedrosa”.

Andrea può tirare un sospiro di sollievo.

“Fortunatamente, anche quando ho dei problemi appena salgo in moto mi scordo di tutto, è un istinto - continua - Però non è stato facile, mi sentivo tutti gli occhi puntati addosso, è stato scritto molto su quello che è successo a Termas. Era importante portare a casa un risultato e la mia dedica va a Ducati e ai ragazzi della mia squadra”.

Non è stato però facile.

Sarebbe stato bello se avessimo corso nell’orario del warm up - ricorda la bella prestazione del mattino - Per la gara è cambiato tutto e mi sono toccato anche con Pedrosa e Aleix Espargarò nelle prime curve, perdendo molte posizioni. La pista era scivolosa, sbagliare era facile ma sono riuscito a trovato il mio passo, che non era troppo distante da quello di Jorge. Ho gestito una situazione non semplice, lo sterzo si chiudeva a ogni curva”.

Per un ducatista che ride, un altro deve fare i conti con la delusione. “Alla fine dei conti sono stato fortunato a non farmi nulla, se la moto di Dani mi avesse preso la gamba me l’avrebbe spezzata”, riflette il Dovi che se l’è cavata solo con qualche botta. Purtroppo, i punti persi non glieli può ridare nessuno.

Guardiamo il lato positivo: in tre gare su tre piste molto diverse sono sempre stato in grado di lottare per il podio - dice - Significa che il nostro lavoro è andato nella giusta direzione, anche quando le cose non vanno perfettamente in gara ci sono sempre”.

Ed è stato così anche ad Austin, prima dello scontro con Pedrosa.

Ho sentito una botta e non ci volevo credere - racconta - Dani è venuto a scusarsi, so bene che pilota è che e che non l’ha fatto apposta. Non stava rischiando, è un incidente diverso rispetto a quello dell’Argentina, anche se il risultato è lo stesso.

Perché la storia non si fa con i ‘se’ e con i ‘ma’, però il Dovi sarebbe potuto essere secondo in campionato senza tanta sfortuna.

Sulla carta me la sarei potuta giocare con Lorenzo - riflette - Ho perso due podi pensanti, ma dall’altra parte sono tranquillo della mia velocità anche se non contento al 100%. Per il podio ci sono, ma devo ancora lavorare per essere il più veloce: è il mio obiettivo”.

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