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MotoGP, Vinales: Suzuki o Yamaha? La scelta più difficile

Lo spagnolo è al centro delle trattative: "Al momento sono nel mezzo, la decisione non è scontata come sembra"

MotoGP: Vinales: Suzuki o Yamaha? La scelta più difficile

Il suo nome è uno dei più caldi nel mercato piloti. Un futuro incerto quello di Maverick Vinales a metà tra Suzuki e Yamaha. In questo inizio di stagione lo spagnolo ha dimostrato di non avere ancora il passo dei primi, tanto da dover fare i conti con il ritorno di Aleix Espargarò.

I recenti test di Jerez hanno comunque confermato il potenziale della Suzuki: “Siamo stati sempre a ridosso della vetta e secondi sul passo – ha detto  - questo mi fa pensare che anche nel weekend di gara possiamo essere competitivi. Purtroppo però non è così facile da dire, perché a volte capita di essere davanti mentre altre dietro. È così quasi sempre”.

Fuori dalla pista, un grosso punto interrogativo aleggia sul suo futuro. Da una parte c’è la Suzuki, dall’altra la Yamaha: “La decisione è molto difficile –ha aggiunto - perché entrambe sono due squadre che possono ambire al top. Con Suzuki ho trovato un team che mi ha dato fiducia quando ero in Moto2 e ancora oggi posso essere il loro punto di riferimento . Yamaha è già vincente”. Oltre al pilota, anche la sua squadra è in attesa di sapere come si evolverà la situazione: “Per loro sarà fondamentale, dato che poi subentra del nervosismo”.

In attesa di capire quale strada intraprendere, lui ha le idee chiare: “La cosa importante è il risultato – ha sottolineato - voglio centrare il mio obiettivo, perché sono venuto in MotoGP per vincere. Nell’ultimo anno Suzuki  ha fatto un incredibile passo avanti – ha aggiunto - con un weekend perfetto possiamo lottare per il podio. Questo mi fa riflettere, in particolare per la fiducia che nutro verso Davide Brivio”.

Un podio potrebbe quindi convincerlo a rimanere? Difficile dirlo: “Quello a cui punto non è un risultato nell’immediato, bensì guardo in prospettiva. Mi spiego: se dovessimo guardare alle recenti prestazioni, la scelta sarebbe scontata. La squadra però è cresciuta molto nell’ultimo periodo, i risultati di Aleix ne sono la dimostrazione. Grazie a un weekend perfetto, possiamo quindi ambire a uno straordinario risultato”.

La M1, che in Spagna ha fatto doppietta, fa gola all’alfiere Suzuki, ma tutto non è così semplice: “Se dovessi guardare i risultati, le Yamaha sono in prima e seconda posizione – ha analizzato-  ma poi inizio a pensare con la mia testa, ovvero cosa voglio e cosa sento, di conseguenza tutto cambia. È difficile dire “qui o qui”, al momento sono nel mezzo. Ci sono momenti in cui mi sento deciso, ma poi rifletto e dico: “Se dovessi muovermi, poi ho questo?”.

Vinales medita, ma promette:Un giorno mi sveglio, prendo un pezzo di carta e inizierò a scrivere: “Va bene , qui ho questo , questo e questo”. Poi un altro giorno mi sveglierò e penso: “ Qui invece ho quest’altro”, cercando di fare i pro e i contro”.

La decisione spetta solo a lui: “Ascolto sempre a tutte le persone vicine a me, ma poi la scelta è mia, come quando ero bambino. Alla fine se scelgo una squadra o l'altra è solo per due anni. Dimostrare di essere il migliore o diventarlo è senza dubbio importante. Ma conta molto di più come mi trovo nel team e il modo in cui raggiungere gli obiettivi”.

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