Tu sei qui

Roma: stop agli Euro 1 all’interno dell’anello ferroviario

Scattato il 1 aprile il blocco definitivo a moto e scooter Euro 1. E gli aiuti promessi dal Comune dove sono?

Moto - News: Roma: stop agli Euro 1 all’interno dell’anello ferroviario

E’ scattato in via definitiva il 1 aprile a Roma il divieto di accesso all’interno dell’Anello Ferroviario per moto e scooter Euro 1, stabilito dall’ordinanza n. 46 del 28 marzo 2014, firmata dal sindaco Ignazio Marino. L’ordinanza stabilisce che chiunque abbia una moto o uno scooter non euro 2 non potrà avere accesso alla zona a traffico limitato Anello Ferroviario. L’ordinanza revoca quindi anche l’ultima deroga emanata nello scorso ottobre, che permetteva l’accesso almeno ai residenti.
Il provvedimento comprende anche le automobili Euro 1 a benzina e le Euro 2 a gasolio, ed è proprio il fatto di aver parificato le motociclette Euro 1 alle automobili Euro 1 che rende questa ordinanza poco comprensibile.

AZZERATI SEI ANNI DI DISTANZA

Sì perché, come già fatto notare più volte, la normativa Euro 1 rimase in vigore per le moto fino al 31 marzo 2003, mentre la Euro 1 delle auto venne sostituita dalla Euro 2 il 1 gennaio 1997 quindi oltre sei anni prima. Ciò significa che il Comune di Roma tratta con lo stesso metro veicoli costruiti molti anni dopo senza che ci sia alcuna correlazione tra le emissioni inquinanti, se non il nome della normativa. Se il Comune di Roma andrà avanti con la stessa logica, nel 2020 quando entrerà in vigore la Euro 4 per le moto, (mentre la Euro 4 per le auto è scaduta nel 2008), viene da pensare che le moto nuove saranno già fuori legge…

A screditare ulteriormente l’ordinanza del comune ci sono le statistiche emanate nei mesi scorsi da Ancma e FMI che dimostravano che le emissioni inquinanti riconducibili alla circolazione dei mezzi a due ruote incidono per meno del 5% sul totale. Dal 1 aprile, quindi, circa novantamila romani saranno costretti a rottamare la propria moto o il proprio scooter o a rischiare una multa di almeno 155 euro.
In tutto questo ricordiamo che il Comune di Roma nello scorso autunno aveva scritto in una memoria di giunta che "l’amministrazione comunale si impegna a trovare, di concerto con la Regione Lazio, i fondi necessari ad incentivare il ricambio del parco circolante". Che fine ha fatto questa memoria?

Articoli che potrebbero interessarti