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SBK: Il bello, il brutto, il cattivo

Dalla doppietta di Davies, alla gara da dimenticare di Laverty, alla sorpresa Cluzel

SBK: SBK: Il bello, il brutto, il cattivo

C'è stato anche un po' di pubblico, considerando che Motorland Aragon è in un posto sperduto della Spagna. La prima delle due gare iberiche - l'altra sarà a Jerez a fine campionato - può vantare, senza dubbio, un bilancio positivo. Piloti giovani alla ribalta, campionato aperto e soprattutto incertezza totale sul risultato finale.

IL BELLO - E' stato senza dubbio vedere un gruppetto di giovani nelle prime posizioni a cominciare dai francesi Loris Baz (20 anni) e Jules Cluzel (24) per proseguire con il nostro Davide Giugliano (23). Non siamo arrivati ancora al completo cambio generazionale ma sempre più spesso piloti under 24 nelle prime posizioni.

E certamente non può essere considerato anziano uno di 26 anni come Chaz Davies che ad Aragon ha centrato una bella doppietta.

IL BRUTTO - La doppia uscita di scena di Eugene Laverty che di colpo passa dal primo al terzo posto nel mondiale. Mentre in gara 1 il ritiro è stato causato dalla rottura del "motorino che aziona il comando delle valvole di scarico" (questa la motivazione ufficiale), nella seconda la caduta subito dopo la partenza poteva, forse, essere evitata.

Peccato perché il duello (in casa Aprilia) nel duello (per il mondiale) avrebbe sicuramente aggiunto "pepe" alle prossime gare.

IL CATTIVO - Il ritorno in pista del team Liberty non è avvenuto nel migliore dei modi. Anche se la passione va premiata, un Campionato del Mondo non può vedere una partecipazione così dimessa. Mark Aitchison si è ritirato dopo sette giri in gara 1 - quando girava a sei secondi dai primi... - mentre nella seconda non è riuscito nemmeno a partire.

Carlos Checa ad AragonVedremo se il team ceco - che nel 2012 fu protagonista di varie scaramucce verbali - sarà presente anche ad Assen, dove speriamo che il livello sia migliore.

LA DELUSIONE - Diciamo che sono state due, una parzialmente prevedibile, l'altra inaspettata. La prima è senza dubbio rappresentata dalla prestazione di Carlos Checa e della Ducati Panigale. La Superpole di Phillip Island aveva forse illuso ma anche se aggiungiamo lo stato fisico dello spagnolo - peggiorato dalla botta con il kart - il settimo e l'ottavo posto conquistati ad Aragon (una pista peraltro non favorevole alla Ducati) non possono essere considerati positivamente. Sulla nuova moto bolognese c'è ancora da lavorare...

L'altra delusione è venuta da Sykes a dalla Kawasaki. Dopo i centinaia di chilometri percorsi su questa pista ci si aspettava una prestazione eccezionale ed, invece, a parte la rottura di gara 1, è arrivato un terzo posto... spento nella seconda. Dopo Phillip Island sotto tono, ecco un'altra gara al di sotto delle aspettative. Tornerà la "verdona" del 2012?

Cluzel ad AragonLA SORPRESA - E' stata la velocità con la quale Jules Cluzel si è adattato alla Superbike. Qui ci saranno i soliti "esperti" che diranno che per chi viene dalla Moto2 (o dalla MotoGP) guidare una SBK è facile ma noi vogliamo credere che il francese sia un buon pilota che potrà fare coppia con lo sfortunato Leon Camier nella top ten del mondiale delle derivate.

IL SORPASSO - Anche se Melandri è arrivato un po' "largo", bello è stato il sorpasso di Davide Giugliano ai danni di Marco in gara 2, dopo che il romano aveva tallonato da vicino il pilota della BMW. Attendiamo un duello ad armi pari...

L'ERRORE - Lo abbiamo scritto sopra come "brutto": l'errore compiuto da Eugene Laverty alla seconda curva di gara 2. Vista la situazione un po' di pazienza avrebbe evitato sicuramente il doppio zero per l'irlandese.

LA CONFERMA - Se ce ne era bisogno è arrivata quella dello stato di forma del francese che in una gara che si stava rivelando non semplicissima (nelle prove non era andata benissimo) Sylvain Guintoli ha pensato a portare a casa il risultato ed ora guida solitario la classifica mondiale con 22 punti di vantaggio su Davies e 40 su Laverty.Guintoli

Una citazione anche per Giugliano che al momento sembra una delle maggiori certezze italiane in Superbike. Da Assen attendiamo la conferma di questa crescita.

IO L'AVEVO DETTO - Melandri dopo le prove non era contento ed aveva detto "ci inventeremo qualcosa". Lui non è soddisfatto ma in una gara che sembrava persa ha portato a casa 27 punti.

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