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Non c’è due senza tre e oggi vi mostriamo la terza e ultima puntata della miniserie che BMW ha realizzato per il lancio della nuova R 1200 GS, che tra pochissimi giorni saremo in grado di provare.
Nelle due puntate precedenti, che vi abbiamo mostrato nei giorni scorsi, la BMW ha aperto cercando di porre l’attenzione sull’emozionalità del progetto, coinvolgendo i progettisti, ritratti negli svaghi motociclistici della vita privata. Nella seconda puntata, poi, il racconto si è spostato su temi più tecnici, prima di passare al gran finale, con la terza puntata.
Nell’ultima clip, per chiudere in bellezza, BMW punta su due aspetti chiave: il "primo botto" emesso dal motore al banco prova, che di solito è il momento più emozionante dell’intero ciclo di sviluppo di un veicolo e il recupero (come se non fosse già stato chiarito altre volte) dell’heritage della GS.
Nel primo caso, a prendere la parola è Reinhard Joos Project Leader del motore, che pone l’attenzione sul passaggio dal raffreddamento ad aria a quello a liquido, mentre come miglior testimonial degli aspetti storici della GS la BMW ha richiamato in servizio Laszlo Peres, ingegnere della Casa bavarese dal 1971 al 2005 e "papà" della R 80 G/S, nonché vicecampione europeo Enduro nel 1979 proprio in sella a un prototipo della GS.
Nel video, Laszlo, curioso di provare la nuova GS per verificare il lavoro fatto dopo essere andato in pensione, prende la sua vecchia ma perfetta R 80 GS e va a incontrare un suo ex collega. Lì, dopo essersi scambiati le moto, Laszlo prova in anteprima la nuova R 1200 GS mostrando di saperci ancora fare con il gas, per la felicità del suo giovane amico.
Chiudiamo qui con la storia dello sviluppo della nuova BMW R 1200 GS: appuntamento alla prossima settimana quando vi daremo in anteprima tutte le impressioni di guida della maxi bavarese.
