Tu sei qui

Moto2: Corti e l'odissea dei precari

"L'ottanta percento dei piloti paga. Test Vallelunga? Non mi hanno avvertito"

Moto2: Moto2: Corti e l'odissea dei precari

Una volta la femme fatale delle due ruote, seducente e pericolosa, anche il motomondiale lotta contro il tempo tiranno. Ma il male oscuro che lo tormenta è ben più grave di qualche ruga, e porta i connotati di una crisi globale alla quale molti settori fanno fatica a far fronte. I numerosi cambi al regolamento hanno finora semplicemente destabilizzato un ambiente già precario, e dietro alle telecamere si nascondono le odissee di giovani piloti sempre più chiamati a fare i manager di sé stessi e contribuire alla cassa comune. Tra questi c'è il guascone comasco Claudio Corti, ottavo nella Moto2 in sella alla Kalex del team Italtrans, che a 25 anni condivide le difficoltà ed i dubbi della sua generazione.

"Non è un bel momento per fare il pilota – ha confessato – Parlavo con Pernat a Indianapolis, e anche lui mi diceva che il motociclismo non ha mai vissuto un periodo così brutto. In prima persona, è sempre più difficile trovare degli sponsor per mantenerti. La crisi economica non passa, e bisognerebbe fare il risultato tutte le gare".

I gradini del podio però sono solamente tre e, soprattutto in categorie folte e livellate come Moto3 e Moto2, è difficile occuparli stabilmente.

"Non voglio fare quello che si piange addosso, ma sono uno di quelli che porta la sua fetta. Gli sponsor però latitano. Ne trovi uno e ti molla l'altro, e normalmente ci vogliono 8 mesi per finalizzare una trattativa. È così dal 2010. Ormai il 75/80 percento dei piloti contribuiscono di tasca propria. Gli ingaggi milionari di qualche anno fa sono svaniti, ad eccezione che per i piloti di punta della MotoGP".

I cambi di regolamento, fatti in nome dello spettacolo e della riduzione dei costi, hanno di fatto allontanato molti costruttori dalle categorie inferiori, dove scendono in pista moto con nomi che solo un paio di anni fa erano conosciuti solo al pubblico più di nicchia.

"Una volta c'erano Case e squadre ufficiali, allora potevi prendere l'ingaggio dalla casa, cosa che ora succede praticamente solo in MotoGP. Un 'telaista' come Suter o Kalex non può dare soldi a destra e a manca, e a meno che non facciano anche moto da strada, anche il mercato del prodotto ne risente. Il blasone del motomondiale spinge ancora i piloti a investire, ma le carene sono sempre più povere di sponsor. Se il regolamento 'liberasse' il motore della Moto2, magari qualcuno si farebbe avanti. Più o meno tutte le case hanno un 600 che può andare forte, basta pensare alla Supersport".

Il futuro sportivo di Corti, come quello di molti suoi colleghi, rimane incerto. Ad infittire il mistero c'è stata anche la sua assenza dai test condotti ieri a Vallelunga dal suo team (presente solo con il compagno di squadra Nakagami) insieme alla squadra Marc VDS con Redding e Kallio.

"Non posso dire di sentirmi offeso, perché con la squadra non ho nessun problema, però è una situazione strana. Il team ha deciso che secondo loro non avevo bisogno di provare, chiamando solo Nakagami. Sembra che gli altri abbiano provato un nuovo telaio, mentre la mia squadra ha fatto solo modifiche agli assetti per la ricerca del miglior feeling. Magari il mio team manager pensava che le mie dita fossero ancora in fase di guarigione dopo la caduta di Brno, e sono venuto a saperlo solo tre giorni prima della data del test".

A 6 gare dal termine della stagione, per Corti stenta ad arrivare una proposta di rinnovo.

"Per adesso sono al 100% un pilota Italtrans, sto aspettando una loro chiamata. Però, visto che non è ancora arrivata, ho dovuto cominciare a guardarmi intorno. Ho ricevuto proposte da squadre Moto2, SBK e Supersport, e dopo Misano parlerò con tutti. Per ora posso dire di essere contento all'85%: il mio obiettivo è finire la stagione nei primi cinque. Sono ottavo, ma non è impossibile. Faremo i conti a fine stagione. I dubbi hanno un miglior finale delle certezze", ha chiosato il 'filosofo' Shorts.


Articoli che potrebbero interessarti