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MotoGP, Lorenzo punta Stoner

Jorge è in scia a Stoner: è un mostro sul passo. Ducati chiede pazienza

MotoGP: MotoGP, Lorenzo punta Stoner

Con due sessioni di test a Sepang concluse, la MotoGP ha lasciato definitivamente la Malesia alla volta dell'Europa. Alle squadre rimangono solamente tre giorni di test ufficiali a Jerez prima dell'esordio in Qatar. Qual'è lo status quo del motomondiale?

Honda – Casey Stoner ha dominato entrambi i test in Malesia e Dani Pedrosa si è progressivamente avvicinato all'australiano, formando una coppia che minaccia di occupare parecchio spazio sul podio nei Gran Premi a venire. Tuttavia, il vantaggio della casa dell'ala dorata sulla concorrenza è minore di un mese fa, tanto che il vice-presidente HRC Shuhei Nakamoto ha addirittura indicato la Yamaha come moto da battere. La RC213V deve infatti risolvere problemi di chattering, e manca ancora la controprova del passo di gara, aspetto nel quale Jorge Lorenzo su Yamaha si è dimostrato particolarmente solido.

Yamaha – La M1 è emersa come la moto più versatile e competitiva nell'insieme. A riprova di ciò, i due piloti del team satellite hanno concluso le prove nelle prime cinque posizioni, con Andrea Dovizioso addirittura primo dei piloti Yamaha, in terza posizione a 3 decimi da Stoner. In questo momento, la casa di Iwata sembra favorita per il campionato costruttori. Per quello piloti è troppo presto per fare previsioni, ma Lorenzo ha fatto vedere una notevole regolarità sulla lunga distanza e Dovizioso ha dimostrato di poter stare coi primi, ponendo le basi per conquistarsi lo status di pilota ufficiale nel 2013.

Valentino Rossi a SepangDucati – L'entusiasmo dei primi test sembra essersi un po' sgonfiato. Ma la GP12 rimane una moto praticamente nuova, con sei soli giorni di prove sulle spalle, e gli uomini di Borgo Panigale non hanno voluto fare allarmismi. Preoccupano però le dichiarazioni di Valentino Rossi, per il quale sono riemersi i problemi di sottosterzo che avevano attanagliato la GP11 per tutta la scorsa stagione. D'altro canto, il 'Dottore' si è detto soddisfatto degli aggiornamenti d'elettronica. La parola d'ordine è dunque 'pazienza', in attesa di provare su una pista dalle condizioni radicalmente diverse come Jerez, dove Ducati ha già dichiarato che non si presenterà con novità tecniche. Finito il lavoro di scelta delle componenti, comincerà quello di ricerca degli assetti. Per gli uomini in rosso, saranno tre giorni cruciali per valutare i sacrifici fatti per cambiare radicalmente il proprio progetto MotoGP.

CRT – Rispetto ai test di fine gennaio, la nuova categoria introdotta dalla Dorna per abbassare i costi ha cominciato a dare timidi segnali di ripresa, soprattutto per quanto riguarda i suoi piloti di punta. Dopo l'exploit di De Puniet, a 6 decimi dal record delle 800 a Jerez, anche Colin Edwards ha risalito parzialmente la china. Il texano ha provato un nuovo telaio e diversi aggiornamenti di elettronica per la sua BMW-Suter, limando di quasi due secondi il distacco dalla vetta, ora a 3''2. Ancora troppi dal punto di vista agonistico e dello spettacolo, ma con piloti di qualità e il supporto della Dorna, il gap è destinato a diminuire.

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