Lo strano caso del dr Dovi e mister Sic

Duello in pista per i due italiani, sul podio a Brno, e sul mercato in vista 2012


C’è Casey Stoner in mezzo a loro, a separarli, sul podio come in conferenza stampa. Alla sua destra Andrea Dovizioso, alla sinistra Marco Simoncelli, che per la prima volta in MotoGP assapora il gusto di stappare lo champagne davanti ai suoi tifosi. I due italiani non si amano, hanno incrociato le ruote la prima volta anni fa, quando i loro gran premi si correvano sui kartodromi, in sella alle minimoto, e il Mondiale era un traguardo così lontano da sembrare un sogno. Si ritrovano fianco a fianco oggi, in pista come sul mercato, sono loro due le pedine di casa Honda che ancora devono trovare una posizione definitiva sulla scacchiera per il 2012.

Oggi ad accumunarli è la felicità che leggi nei loro occhi, Andrea per avere riagguantato quel podio che gli sfuggiva dal Mugello, Marco per esserci finalmente salito. “Mi ricordo i duelli degli esordi – dice il Dovi – per questo ho cercato di non arrivare all’ultimo giro con Simoncelli attaccato alle mie spalle, so che è difficile averlo dietro nelle ultime curve”. Il pilota dell’HRC è riuscito a raddrizzare un fine settimana passato a litigare con le regolazioni, soprattutto quelle del freno motore. “Partire settimo e riuscire a lottare per il podio non è facile – ammette – ho cercato di seguire Stoner, ma ho fatto un grande errore in frenata, la ruota posteriore si è alzata due volte da terra, pensavo di non riuscire a fare la curva, e lui se ne è andato”.

Con l’australiano in fuga, il forlivese ha pensato soprattutto a controllare i piloti alle sue spalle, soprattutto il Sic. “Avevo ancora un po’ di margine e negli ultimi cinque giri sono riuscito a distanziarlo, mi sono proprio piaciuto – dice soddisfatto – Nelle prime curve sono stato molto lucido, mi sono controllato senza prendere rischi, poi ci ho messo un po’ troppo a passare Lorenzo, aveva una migliore accelerazione non riuscivo ad arrivargli abbastanza vicino in staccata”.

Simoncelli ascolta l’avversario e probabilmente questo è il primo giorno in cui non gli secca troppo essergli arrivato dietro. Il podio è stato alla sua portata dall’inizio della stagione, ma per un motivo o per l’altro gli è sempre scappato. “Tagliare il traguardo è stata una liberazione, questa gara mi sembrava non finire mai – esordisce – è un risultato importante per me, dimostra che posso andare forte anche la domenica, mi dà sicurezza e toglie dalle spalle un po’ di pressione”.

Per Marco una partenza non irresistibile, il recupero “mi sono divertito nei sorpassi” e il ricongiungimento con Dovizioso. “Pensavo di riuscire a passarlo, ma negli ultimi giri ha spinto ancora di più e ho preferito non prendere rischi – ammette Simoncelli -  Ho solo pensato di stare calmo e non fare errori, il podio oggi mi bastava”.

La prossima gara che li coinvolgerà, anche se indirettamente, è quella per il rinnovo del contratto, Né il Sic né il Dovi hanno ancora firmato e continuano le trattative con la Honda. Per il pilota del team Gresini è previsto un incontro già questa sera e “questo risultato è importante in ottica 2012 – dice fiducioso -  loro hanno sempre creduto in me e ho dimostrato che riesco anche a concretizzare”. Niente test sulla mille per lui domani: “la proverò quando avrò il contratto, spero di firmarlo prima di dicembre” sdrammatizza con ironia.

Anche Dovizioso è in attesa delle decisioni della Casa giapponese, incerto ancora su quale sarà la sua destinazione per il 2012. “Il budget di Honda per il prossimo anno non è ancora definito – spiega Andrea – penso che l’intenzione sia quella di continuare a supportare sia me che Simoncelli, bisogna ancora vedere come e in quali termini”.

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