Burgess: Ducati, impara dagli errori

"Stoner ha fatto un gran lavoro. I numerosi ritiri non tutti colpa sua"


Jeremy Burgess non si è mai nascosto dietro ad un dito. Fategli una domanda diretta e lui vi risponderà. E' quanto è accaduto a Daryl Beattie, ex pilota della 500 che lo ha raggiunto nella sua casa di Adelaide, in Australia per una intervista su Network 10 sintetizzata da Superbikeplanet.

Daryl ovviamente gli ha chiesto della sua recente esperienza con la Ducati e lo ha interrogato su altri argomenti di interesse e questo è quanto JB ha detto.

L'ERRORE DELLA DUCATI, ANALIZZARE SOLO I SUCCESSI - "Casey Stoner è un pilota fantastico e ha fatto un lavoro magnifico con la Ducati. Il problema sono state le volte che non ha finito le gare. In questi casi la Ducati ha analizzato solo i successi ma mai i motivi delle sconfitte. Hanno trattato i ritiri di Casey come se fossero un problema del pilota, o sfortuna piuttosto che qualcosa che non andava con la moto. Forse Casey è stato costretto a guidare troppo vicino al limite. Il margine che Stoner ha avuto e molto più sottile di quello che vorremmo avere con la moto di Valentino Rossi".

Sul futuro regolamentare della classe regina Geremia è stato ancora più deciso.

MOTOGP, CI VUOLE STABILITA' - "E' un peccato che si torni alle 1000. Suzuki ed altre Case vogliono stabilità nei regolamenti, cosa che porta a pareggiare la competizione. Sembra che la Suzuki, per esempio, non abbia nemmeno iniziato a lavorare con la moto 2012 ed alla fine dell'anno uscirà di scena. Per quanto riguarda la Yamaha so che stavano pensando ad un motore V4, ma con i regolamenti in continua evoluzione la casa di Iwata non ha semplicemente il potenziale umano per cambiare".

E per quanto riguarda l'arrivo delle 1000 derivate dalla serie Burgess ha scosso la testa.

CRT? EQUIVALE A SPENDERE PER NIENTE - "Claiming Rules Team? Una cosa cervellotica. Non credo che esista nessuno che voglia spendere così tanti soldi per arrivare sedicesimo".

 

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