Terol ha giocato al gatto col topo, prima ha imposto un ritmo infernale che solo Zarco è riuscito a tenere, poi, a metà gara, ha lasciato il comando al francese, insieme alla soddisfazione di segnare il nuovo record della pista. La superiorità in rettilineo e in accelerazione della sua Aprilia era troppo schiacciante per temere di perdere contro Zarco: ha aspettato l’ultimo giro e, come da copione, lo ha superato con estrema facilità in rettilineo, prima del traguardo.
Terol scatta bene seguito da Zarco, mentre Salom perde subito contatto con la coppia di testa. Gadea guida il gruppo degli inseguitori al primo giro, alle sue spalle Vazquez e Vinales, non velocissimo alla partenza. Il giovane spagnolo del team di Paris Hilton in poche tornate si porta in terza posizione e cerca di riagganciarsi a Terol e Zarco, in fuga con più di tre secondi di vantaggio.
La lotta per la prima posizione è una questione tra il pilota del team Aspar e quello di Avant che abbassano ripetutamente il record della pista. Il francese deve però arrendersi sulla linea del traguardo alla superiorità in velocità massima dell’Aprilia dello spagnolo.
Vinales è costretto ad accontentarsi della terza posizione, davanti a Vazquez, Faubel e Salom. Folger, a causa di una caduta quando era nono, ha perso il secondo posto in classifica: ora è quarto dietro Terol, Zarco e Vinales.
Migliore degli italiani il “solito” Grotzkyj Giorgi, tredicesimo al traguardo, mentre Tonucci e Mauriello, nelle retrovie per tutta la gara, hanno terminato 20° e 21°. Parziani si è ritirato per un inconveniente tecnico, mentre Calia e Morciano sono caduti all’ultimo giro.
Non è riuscito a terminare la gara lo stoico Danny Webb, che aveva deciso di prendere il via dopo avere riportato una frattura alla spalla nella caduta del warm up.