Rossi: un riconoscimento il sì Yamaha

AUDIO Soddisfatto dell'OK di Furusawa. I medici decideranno sulla spalla

Rossi: un riconoscimento il sì Yamaha

Alla fine, giratela come volete, Valentino Rossi riesce sempre a far parlare di sé anche quando le cose non vanno nel migliore dei modi.

Un fine settimana tutto in salita, per il pesarese, che tra i dolori alla spalla, le difficili condizioni meteorologiche e il turno di qualifiche “rovinato” (da Aleix Espargarò in traiettoria prima e dalla moto in mezzo alla pista di Nicky Hayden scivolato, poi) è partito in ottava posizione in griglia, record negativo assoluto, dalla decima casella di partenza a Valencia nel 2008.

Eppure...

Eppure Vale è arrivato terzo, si è portato a casa il terzo podio consecutivo ed è il pilota che ha racimolato più punti nelle ultime tre gare. Come non essere contenti?

“Se penso a come siamo partiti da casa per queste tre gare extraeuropee, guardo i risultati e non posso che esserne contento. – ha detto Rossi – Abbiamo fatto un'altra bella battaglia all'ultimo giro con Nicky Hayden, anzi visto che siamo stati insieme per buona parte della gara, possiamo dire che abbiamo cercato di fare amicizia ancora di più! Forse l'ho spinto allontanandolo un po' da Spies e da Simoncelli, ma c'erano alcuni punti in cui lui era più veloce”.

Sì, insomma, ti sei divertito.

“Mi sono divertito ma abbiamo lottato troppo nelle prove e nelle qualifiche per bilanciare la moto. Speravo di essere più veloce, partire ottavo senza sapere bene che moto avrei trovato non è il massimo. Stamattina abbiamo avuto un'idea giusta, ma dobbiamo lavorare ancora in quella direzione”.

Che tipo di idea?

“Sono due-tre cose da modificare nella messa a punto, di cui dobbiamo discutere ancora bene; per sfinare la linea, per avere traiettorie più lineari e pulite”.

Il distacco in gara (quasi 18 secondi da Stoner) è stato notevole.

“Infatti, è proprio quello che intendo”.

Perché lui qui va così veloce?

“Stoner qui ha le motivazioni giuste, il pubblico di casa è una motivazione fortissima”.

Sei contento che la Ducati va così forte...

"Sì, visto che è la moto che avrò l'anno prossimo!"

Qualcos'altro?

“Vi volevo dire che stamattina ho parlato con Furusawa, che mi ha confermato che proverò la Ducati a Valencia Penso che in qualche modo abbiano giustamente deciso di farmela provare in segno di riconoscimento per tutto quello che ho fatto per loro in questi anni. Anche perché se uno ti dice che non ti fa fare i test, ma ce ne fossero tanti in inverno non conterebbe molto, ma ce ne sono talmente pochi...”.

Quindi hai già deciso quando ti operi alla spalla?

“Intanto adesso rientro in Italia e mercoledì o giovedì me la faccio vedere dal medico. Spero che non mi dica che nel frattempo si è rovinata e che mi devo fermare perché io voglio correre le ultime due gare con Yamaha e voglio provare la Ducati a Valencia. Vi farò sapere cosa mi ha detto”.

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