Carico e desideroso di portare a casa un buon risultato, Luca Marini si è presentato in Portogallo sereno e ottimista in ottica GP e non solo, consapevole dei progressi fatti dalla sua squadra negli ultimi mesi.
“Sarà molto interessante visto che questa era la seconda gara della scorsa stagione. I progressi che abbiamo fatto fino ad oggi sono incredibili, quindi sarà un piacere guidare la moto qui su questa bellissima pista. Cercherò di godermi ogni sessione, sperando in un esito positivo. Nella seconda parte di annata siamo andati molto bene, per cui dobbiamo ripeterci e lavorare in quell’ottica. La top 10 in qualifica sarà cruciale perché in Malesia partire 13esimo è stato penalizzante e mi ha impedito di lottare per il podio nonostante avessi il passo per farlo”, ha dichiarato ai media.
Mancano meno di 20 punti perché ad Honda vengano tolte le concessioni che le hanno permesso di risalire lo schieramento in tempi relativamente brevi. “L’obiettivo è salire di graduatoria, così da avere meno impegni sia per noi piloti, sia per il team, perché si sta via da casa tanti giorni e diventa difficile. Sarà meglio per tutti. Il nostro gruppo di collaudatori è ottimo e sono molto fiducioso. Trascorrere del tempo a casa è solo meglio, comunque i test sono stati utili perché nei weekend di gara non si ha tempo di provare novità e quelli del lunedì non sono realistici, per cui avere a disposizione due giornate per lavorare con calma, con i meccanici che possono apportare tutte le modifiche è stato importante. Personalmente non ricordo a quanti ho partecipato, credo almeno 3 in più degli altri e nel 2024 ancora di più. Sono comunque contento di averli fatti e che Honda abbia raggiunto il livello attuale. Adesso dobbiamo continuare così affidandoci al test team che, nell’ultimo anno ha anche migliorato il metodo di lavoro”, ha rimarcato il marchigiano.
Guardando all’anno venturo non dovrebbero esserci colpi di scena almeno sotto il profilo motore. “Per il 2026 sarà questo. Non c’è motivo di investire ulteriormente. E’ prevista soltanto una piccola modifica visto che la specifica attuale è già molto buona. Sono dunque tranquillo sotto questo punto di vista. Il test di Sepang sarà cruciale e bisognerà scegliere bene. Credo che se ci saranno due opzioni si opterà per un mix come al solito. L’unica differenza è il minor numero di pneumatici e meno piloti. Dobbiamo essere fieri del salto di qualità, nella speranza di farne un altro”, ha quindi aggiunto.
In Malesia si è verificato un incidente in Moto3 che ha stravolto il programma della MotoGP. “Ogni cosa che si dice a tal proposito potrebbe non aiutare a migliorare la situazione. Ciò che conta è che i ragazzi stiano bene. Tutti noi vogliamo che la sicurezza sia al primo posto. Se hanno fatto tutto per soccorrere al meglio i piloti, il ritardo nella partenza non importa. Venerdì comunque ne parleremo e valuteremo se si può fare qualcosa per evitare questo genere di episodi in futuro. L’importante è l’intervento per aiutare chi è infortunato, e anche la comunicazione immediatamente successiva all’incidente è secondaria”, si è espresso il portacolori HRC.
Infine sull’aggiornamento che i giapponesi hanno portato in Algarve ha svelato: “La novità sarà ben visibile. L’avevo provata in altri test e richiesta appositamente per Portimao perché qui si possono capire più cose essendo una vera pista da MotoGP, mentre Valencia è particolare. Abbiamo girato su piste molto diverse e dobbiamo accettare l’evoluzione dello sport. Ciò che conta alla fine è la sicurezza. Anche se si va a girare su tracciati con curve lente non importa. Comunque è più divertente gareggiare qui che in Spagna”.





