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MotoGP, Bagnaia: “Ero uno dei piloti più difficili da superare, ora sono il più scarso”

“Non credo che riuscirò a risolvere i problemi in staccata, perché questo è il DNA della GP25. Marquez qua ha fatto la differenza, ho provato ad avvicinarmi, senza riuscirci”

MotoGP: Bagnaia: “Ero uno dei piloti più difficili da superare, ora sono il più scarso”

Ci ha provato a tornare sotto nel finale per salire sul gradino più basso del podio ai danni di Pedro Acosta, ma purtroppo non ci è riuscito. Pecco Bagnaia lascia Brno con quarto posto amaro mentre Marc Marquez festeggia là davanti a tutti.

Il volto del pilota piemontese lascia ben poche parole nel post gara. Da una parte c’è l’amarezza, dall’altra invece la consapevolezza del momento che si sta vivendo, senza però volersi arrendere.  

“Fin dalla Thailandia il mio problema è rappresentato da staccata e ingresso – ha esordito – prima ero molto competitivo, infatti ero uno dei piloti più difficili da superare, adesso invece sono il più scarso. Sono molto in difficoltà, dato che tutti mi sorpassano, perché in staccata o vado dritto o vado lungo. Purtroppo non c’è modo di fermare la moto: quando freno forte non riesco a fermare la Ducati, mentre quando sono meno aggressivo fatico poi a rientrare”.

Cosa pensi dello sviluppo di questa moto?
“Conosciamo il progetto anche se quest’anno mi sembra di non conoscerlo così tanto bene. Stiamo cercando di provare a migliorare in quella zona, anche se il DNA della Ducati non si adatta alle mie qualità sull’anteriore. Dobbiamo tenere duro, ma essere realisti, dato che è difficile in questa posizione lottare contro Marc e per il titolo. Bisogna ripartire da un altro punto, ovvero recuperare su Alex, che è il pilota che mi precede, per essere poi pronti nel 2026”.

Parlando della gara, abbiamo visto che nella prima parte sei andato all’attacco per poi provare a giocarti il podio nel finale…
“All’inizio non riuscivo a sfruttare frenata e ingresso, in seguito ho cercato un altro modo per essere veloce, ma quello è il nostro limite. A metà gara riuscivo a gestire meglio la trazione posteriore, dato che le sensazioni in staccata e in ingresso erano simili. Purtroppo, non avendo avuto le FP2 asciutte, non sono riuscito a fare un bel lavoro con le mappe e più toglievo il traction e più calava la gomma, più riuscivo a essere efficace in trazione. È stato un errore mio di valutazione del weekend. Pedro era comunque forte e anche se gli sono tornato sotto, non sarei comunque riuscito a sorpassarlo. Spero però di riuscire a trovare prima o poi una soluzione”.

Quali sono i punti positivi di questa prima parte di Campionato?
“La costanza e l’essere maturato e cresciuto sugli errori in gara”

Cosa cambieresti invece da inizio anno ad oggi?
“Non posso rispondere a questa domanda”.

Pensi di poter trovare una soluzione per risolvere i problemi di questa benedetta staccata?
“No, credo dipenda dal DNA di questa moto e penso non si possa cambiare. Il fatto è che nel momento in cui inizio a frenare e rilascio i freni sono in difficoltà”.

Nemmeno intervenendo dal lato tecnico in vista dei prossimi test?
“Non credo la miglioreremo. Forse nei test di fine anno si riuscirà a capire qualcosa di più. Non miglioreremo sicuramente, forse potremo solo adattarci. L’Austria è la prossima gara, sono sempre riuscito a fare la differenza in differenza, vedremo cosa accadrà”.

Qua la Ducati GP25 è sembrata più in difficoltà del solito, ma non Marc Marquez...
“È solo Marc che è stato in grado di fare la differenza con la nostra moto. Non so perché, ma era difficile guidare qua la GP25 e solo lui riusciva a fare la differenza, soprattutto nelle curve a sinistra. Io ho cercato di fare la differenza in quelle a destra, ma non sono riuscito. Ho visto Aprilia e KTM molto incisive”.

Alla luce del risultato odierno, sei contento di andare in ferie oppure preferivi fare un’altra gara tra una settimana?
“Se tra una settimana ci fosse una gara dove sapessi di riuscire a risolvere i problemi la farei subito”.

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