È stato l’ultimo pilota a presentarsi in sala stampa a rispondere alle domande dei media. Il suo volto lascia ben poche parole e la sua mente è alla ricerca di risposte che al momento non sembrano esserci.
Un sabato da dimenticare per Pecco Bagnaia al Sachsenring. Prima la qualifica che lo ha visto chiudere 11° a due secondi da Marc Marquez, poi la gara dove è transitato 12° sotto la bandiera a scacchi a 20 secondi dal suo compagno di squadra.
L’amarezza da parte di Pecco è evidente perché mai avrebbe immaginato un simile scenario.
“È stata una giornata difficilissima – ha detto - non ricordo di essere mai stato così lento in MotoGP sul bagnato. È stata tosta fin da stamani, abbiamo cercato di apportare delle modifiche importanti per la gara, che però ci hanno portato nella direzione opposta. Sono estremamente deluso e dispiaciuto perché i problemi sono evidenti e chiari, di conseguenza si fa fatica a trovare una soluzione, che probabilmente non arriverà. Se non dovessimo riuscirci faremo un’altra gara a 40 secondi dal primo senza grip”.
Hai citato il grip: è stato quello il grip?
“È incredibile come andando così piano vorrei entrare più forte in curva, ma sono in balia di ciò che succede. Non riesco a sfruttare il potenziale, perché appena spingo mi parte il posteriore e rischio di girarmi. Tutto ciò è problematico. L’unica cosa che salvo è la partenza, perché sono riuscito a reagire, ma per il resto sono sempre stato lento. Ho continuamente guardato i dati degli altri piloti Ducati, ma nulla è cambiato”.
Cosa è mancato in qualifica?
“In qualifica ho perso il posteriore in ogni punto. Sono molto dispiaciuto, perché sono scioccato di quanto accaduto, è un incubo”.
In passato non hai faticato così tanto al Sachsenring sul bagnato…
“Ricordo che nel 2023 avevo un buon potenziale, anche se ero a sei decimi dalla vetta. Oggi invece è un’altra cosa”.
Domenicali hai dichiarato di essere preoccupato perché hai un problema grosso ed è difficile intervenire…
“Il problema è quello: quando non si conosce il problema è complicato trovare una soluzione. Al momento non ne vedo una, considerando che è da inizio anno che fatichiamo. Facciamo piccoli passi avanti, ma in generale ho scarsa fiducia”.
Eppure ieri sembrava esserci della fiducia dopo le prequalifiche.
“Ieri eravamo in condizioni di asciutto. L’unica cosa coerente rispetto a ieri, leggendo i pareri degli altri piloti Ducati, è che tutti si lamentavano di un eccessivo grip nei primi giri, cosa che io non ho avuto. Alla fine questo poteva essere un campanello d’allarme per oggi e così è stato, dato che non potevo spingere e rischiavo continuamente di perdere il posteriore”.
Domani potrebbe tornare il bel meteo e l’asciutto. Per te sarebbe un aiuto?
“Spero nell’asciutto, perché partendo undicesimo si potrebbe lottare per una top five. In caso contrario servirebbe invece trovare qualcosa di grande. Oggi sono stato l’unico a non migliorare, rimanendo sempre in quel limbo. Per domenica devo sperare e fare la danza affinché ci sia il sole”
Oggi non hai utilizzato il telaio di ieri, confermi?
“Esatto! Penso che lo utilizzeremo nuovamente, ad esempio nei test a Misano”.
Cosa ti ha detto Domenicali?
“Lui è dalla mia parte e parliamo sempre molto di gara in gara. Lui è un ingegnere e vuole capire la mia situazione così come tutto il mio team. Oggi è venuto da me dopo la gara per capire e anch’io come lui voglio essere davanti a lottare per le posizioni di vertice”.
Cosa pensi della sicurezza qual Sachsenring, considerando le numerose cadute odierne?
“La velocità è sempre molto alta e la curva 8 è una di quelle dove se scivoli arrivi velocemente agli airfence e alle gomme”.





