La notizia di giornata è che il nome di Marc Marquez non compare in cima alla lista dei tempi. Davanti a tutti spicca infatti Fabio Di Giannantonio con lo spagnolo autore del terzo crono. Quest’oggi il portacolori Ducati ha infatti preferito fare un lavoro diverso, focalizzandosi soprattutto sulle gomme visto il rischio pioggia.
Nella sua mente c’era una sola priorità, ovvero piazzare la sua Ducati in Q2 e così è stato. Marc ha quindi centrato il proprio obiettivo e ora guarda al sabato nonostante il rischio pioggia.
“È stata una giornata positiva – ha detto – ho cercato di preparare fin da oggi la gara di domenica per via del rischio pioggia previsto al sabato. Questo venerdì potrebbe infatti essere l’unico giorno asciutto del fine settimana. Pertanto mi sono focalizzato sulle gomme e l’assetto, senza andare alla ricerca del giro secco”.
Nel finale non ha utilizzato la seconda soft…
“Esatto! Dopo il primo time attack ho scelto la media anziché la morbida in vista della giornata di domenica. Forse non sono stato così esplosivo, ma questo è dovuto più che altro a quello che è il bilanciamento della moto, indirizzato soprattutto verso la seconda parte di gara. Per quello che ho visto, l’aspetto cruciale non è tanto il consumo della gomma, ma il bilanciamento della moto che cambia. Il consumo della gomma non è male, più che altro è come bilanciare la moto nella giusta direzione. Forse il giro secco non è dei migliore, ma io non voglio intervenire sulla moto per pregiudicare quello che è il mio passo col rischio di peggiorare”.
Di Giannantonio è stato il più veloce. Sei sorpreso?
“Fabio è stato veloce, anzi super veloce, lui ha preso degli ottimi riferimenti nel suo giro ed è sceso sotto il record. Questo non significa che se avessi utilizzato la soft pure io l’avrei battuto. Io avevo una priorità diversa, ovvero essere in Q2”.
Marc, cosa potrebbe cambiare e cosa ti aspetti in caso di un sabato con l’acqua?
“L’obiettivo è certamente quello di essere nelle prime due file. Con la pioggia è sempre difficile, soprattutto nel capire quello che è il limite. Dobbiamo capire come gestire al meglio la situazione, senza dimenticarci che settimana prossima abbiamo un’altra gara. Di sicuro un pilota non potrà scendere in pista pensando di non voler farsi male”.
Qua in Germania non c’è Gigi, quanto pesa la sua assenza?
“Mi ha chiamato venerdì scorso per dirmi che non sarebbe venuto. Gigi però mi ha solo detto: “fai attenzione al curva 11, per il resto fai quello che vuoi”. Devo dire che Dall’Igna ha creato un team molto strutturato, che se anche dovesse mancare lui tutto procede nella giusta direzione. Abbiamo qua Riccardo Savin e tutti gli altri ingegneri che stanno svolgendo un grande lavoro e tutti sanno cosa fare e come comportarsi. Dall’Igna lo rivedremo a Brno.”
In Q2 c’è anche tuo fratello Alex, chiamato però a lottare con il dolore al dito.
“Come ho detto molte volte l’adrenalina è il miglior antidolorifico. Ad Alex ho detto di partire calmo, senza rischiare, perché quando torni il primo turno è quello dove soffri di più. Nella FP2, nonostante il dolore, la sua situazione è migliorata ed è lì davanti. D’altronde posso capire la sua ambizione di esserci e correre, dato che si sta giocando il Mondiale ed è secondo in Campionato. Sono convinto che se fosse rimasto a casa, avrebbe sofferto molto di più”.
Marc, a quanto pare Martin resterà in Aprilia. Sei sorpreso?
“Al momento mi pare non ci sia stata alcuna ufficialità a riguardo, ma solo rumors nel paddock. A mio avviso, la decisione di restare in Aprilia, penso sia la cosa più sensata e migliore per lui. Dal punto di vista sportivo non credo sia bello abbandonare un progetto senza sapere quello che ti aspetta. Detto ciò io non conosco la sua situazione e le varie dinamiche, perché solo Jorge la sa. Io gli auguro comunque il meglio per il suo percorso di guarigione e lo aspetto di nuovo in pista a Brno come sembra”





