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SBK, Ducati vuole un giovane per il post Bautista, ma aspetta i saldi di agosto

Masia, Senna Agius, Lecuona, Canet, Miller o addirittura Morbidelli: per il compagno di Bulega ci sarà da attendere tutta l’estate con un vincolo economico ben chiaro dopo che Bulega si è preso la fetta grossa

SBK: Ducati vuole un giovane per il post Bautista, ma aspetta i saldi di agosto

Davanti al box Ducati Aruba c’è la fila di pretendenti per salire in sella alla moto di Alvaro Bautista il prossimo anno. A tal proposito siamo dell'idea di non sbagliarci se dicessimo che tutti i piloti SBK in scadenza di contratto si sono presentati per bussare alla porta. 

A Borgo Panigale sanno bene di avere il coltello dalla parte del manico e di conseguenza non c’è fretta di scegliere: pertanto meglio mettersi comodi e monitorare attentamente quella che è l’evoluzione del mercato. A comandare è quello MotoGP, poi in seguito si potranno iniziare a fare alcuni ragionamenti in base a chi rimarrà a piedi.

Questa è di fatto la strategia che utilizzerà Ducati per andare alla ricerca del sostituto di Alvaro Bautista nel 2026. L’obiettivo della Casa di Borgo Panigale è quello di puntare su un giovane, in modo da farlo crescere al fianco di Bulega, di fatto diventato prima guida a tutti gli effetti del team. Ovviamente, qualora dal mercato MotoGP dovesse rimanere a piedi un big, non c’è da escludere la possibilità di andare all’assalto.

C’è però un vincolo con cui bisogna fare i conti, ovvero la componente economica, dato che il budget a disposizione per il secondo pilota non va oltre i 200 mila euro. Dal momento che Bulega si è portato a casa la fetta grossa della torta, per il suo compagno è quindi necessario tirare la cinghia.

Sull’agenda di Dall’Igna e Cecconi non mancano ovviamente i nomi: da Jaume Masia a Senna Agius, così come Aron Canet o Iker Lecuona, il cui contrato è in scadenza con Honda. Dalla MotoGP piace invece Jack Miller, che già lo scorso anno Dall’Igna corteggiò, anche se l’australiano preferì accasarsi in Pramac con Yamaha. E che dire infine di Franco Morbidelli, il cui contratto è in scadenza e in VR46 è chiamato a convivere con lo spettro di Acosta. Queste due piste MotoGP stuzzicano non poco anche se il rischio è che rimanga una sorte di sogno di una notte di mezza estate. 

Più facile attendere qualcuno in uscita dalla Moto2 oppure che arrivi dalla SSP e che già conosca le attuali dinamiche del paddock. Sta di fatto che la Panigale V4 fa gola a tanti, ma al tempo stesso sarà necessario attendere fino addiritttura ad agosto per sapere chi sarà il fortunato che salirà in sella.

 

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