Ieri in qualifica se li era messi tutti dietro, poi la penalità: Jose Antonio Rueda partirà ultimo per il GP di Gran Bretagna. Causa? Slow riding nelle curve 15-16-17, inquinando le linee di Piqueras e Quiles durante il loro giro veloce.
Ma in Moto3 la partenza dal fondo non è ancora una definitiva condanna e con una rimonta furibonda il leader del Campionato si prende di muscoli, velocità e determinazione la quinta vittoria su 7 gare. Impresa che nel passato della classe cadetta era già riuscita a Brad Binder e David Alonso. Al pilota dell’ufficialissimo team KTM AJO sono bastati appena 10 giri per scalare la classifica dalla ventiseiesima posizione di partenza alla terza e negli ultimi 3 giri imporsi sulla testa della gara per non mollarla più fino alla bandiera a scacchi.
La vittoria a Silverstone consente a Rueda anche un importante allungo in Campionato. Grazie il ritiro di Piqueras, primo inseguitore, oggi caduto a poche curve dal traguardo per un contatto con Taiyo Furusato (punito con 3 secondi di penalità), la KTM #99 vola a +56.
Ma la scena non è tutta di Rueda. Già, perché la sua remuntada si è compiuta solo dopo un infuocato duello con il rookie di lusso Maximo Quiles, che alla terza apparizione in una gara del mondiale è già lì, prontissimo, a mettere i suoi stivali Alpinestars sul secondo gradino del podio, il primo in Moto3. A seguire il debuttante allevato nel nido dei fratelli Marquez, l’Inghilterra ci consegna un’altra bella storia, finalmente in verde, bianco e rosso. E’ quella di Luca Lunetta, terzo al termine di una gara dal piglio combattivo. Il pilota del team SIC58 ha infatti dovuto ricostruire la sua performance dalla quattordicesima posizione in cui era scalato dopo aver scontato il long lap penalty inflittogli per l’entrata dura che è costata un ritiro a David Munoz. Si direbbe proprio che la strigliata di Paolo Simoncelli post-Le Mans sia andata a pizzicare le corde giuste. Nel comunicato del team il boss aveva chiedeva al romano cosa volesse fare da grande. Lunetta oggi ha risposto: il pilota.
Per poco più di un decimo e mezzo resta giù dal podio la seconda delle KTM Ajo, quella di Alvaro Carpe. Il Campione in carica della Junior GP regola a sua volta un altro rookie da tenere sotto osservazione, ossia l’argentino Valentin Perrone, quinto al traguardo. In sesta posizione transita David Almansa, anche lui protagonista di una gara farcita di long lap penalty e nonostante tutto in grado di tenere la testa nella fase centrale della corsa, per poi accusare un po' la classica scalmanata bagarre della Moto3.
Con un discreto settimo posto il secondo italiano al traguardo, Guido Pini, replica il suo miglior risultato nella stagione di esordio davanti a Yamanaka e Vicente Perez, sostituto di Matteo Bertelle per il team MTA. Ultimo dei migliori dieci un altro italiano, Nicola Carraro.
A chiudere la lista dei “nostri” il punticino di Riccardo Rossi in quindicesima posizione, seguito da Stefano Nepa. Continua invece la difficilissima stagione di Dennis Foggia, scivolato nel corso della prima tornata.






