di Lucia Damiata
Savona, vento tagliente ed atmosfera invernale. Non il clima ideale, ma l’occasione è di quelle da non perdere: Royal Enfield ci ha invitati a provare le sue nuove punte di diamante. La nuova Bear 650, una Scrambler moderna nata dall’Interceptor per chi cerca versatilità e grinta e la Classic 650, pura poesia su due ruote, figlia degli anni ’50 per chi vuole rallentare e riscoprire il piacere di guida.
L’obiettivo comune? Fondere lo stile retrò, con le esigenze di una guida moderna.
PROVA ROYAL ENFIELD BEAR 650 - CARATTERE DA VENDERE
Il nostro test si apre con la Bear 650 che subito sa metterci a nostro agio. D’altro canto si sa, come diceva Eddie Mulder “In gut we trust” e la nostra prima sensazione è stata di avere a che fare con una moto che ha un bel po’ di carattere da vendere. Ce la presentano come una Interceptor che ha deciso di indossare gli stivali da enduro ed in effetti, gli elementi li riconosciamo tutti: ruote a raggi, pneumatici semi-tassellati, posizione neutra con braccia leggermente larghe e tanto, tanto stile. Il tutto condito da una colorazione 749 che non passa inosservata, ispirata alla storica livrea di “Fast Eddie” e alla mitica Big Bear Run del 1960.
Se la gara nel deserto del Mojave resta un’immagine suggestiva, il nostro percorso ha scelto un fascino più nostrano ma altrettanto avventuroso: qualche divertente chilometro in prossimità del passo del Faiallo, dove la Bear 650 ha dimostrato di sapersi muovere con disinvoltura anche su tratti sterrati. Una moto che non ha paura di sporcarsi le ruote e che, al primo impatto, convince per equilibrio e grinta.
Fin dai primi metri, la Bear 650 trasmette sicurezza e facilità di guida. Nonostante i 214 kg a secco, il peso risulta ben distribuito, regalando una sensazione di equilibrio che sorprende. La moto si muove con agilità tra le curve su asfalto, supportata da pneumatici di primo equipaggiamento sviluppati appositamente in India per questo modello: non portano un marchio noto (nonostante l’apparenza familiare), ma offrono un’aderenza convincente, permettendo di mantenere un ritmo fluido e sicuro.
Col mio metro e settantadue, non ho avuto alcun problema a toccare bene con i piedi a terra e la morbida e comoda sella unica e ben sagomata, ha fatto sì che riuscissi a godermi tutti i chilometri a bordo, senza accusare stanchezza. A bordo si apprezza anche l’equilibrio tra passato e presente: il TFT Tripper Dash digitale è ben leggibile e inserito armoniosamente nel design della moto, contribuendo ad esaltare quel contrasto armonioso tra il look retrò e un tocco di tecnologia moderna. Anche se, gli indicatori di direzione, sono forse un po’ impegnativi. Belli e funzionali invece i blocchetti in alluminio con il joystick.
PROVA ROYAL ENFIELD BEAR 650 - UNA PIACEVOLE SORPRESA
Alla guida la Bear sorprende per la sua rapidità nei cambi di direzione. Merito di una ciclistica ben studiata e di un motore bicilindrico da 650 cc, capace di erogare 47 CV a 7.250 giri/min con una progressione fluida e priva di strappi. La coppia massima di 56,6 Nm a 5.150 giri/min rende il propulsore ancora più vivace nella fascia media, offrendo una spinta decisa e inaspettata, che regala soddisfazione anche nei sorpassi o nelle partenze più brillanti. Il comparto sospensioni si dimostra all’altezza del compito: all’anteriore troviamo una forcella a steli rovesciati Showa Big Piston con una corsa di 130 mm, mentre al posteriore lavora un ammortizzatore Twin Tube Showa con 115 mm di escursione. L’assetto è tendenzialmente rigido sulle asperità più marcate, ma restituisce precisione in curva e una sorprendente competenza anche fuori dall’asfalto. L’impianto frenante funziona egregiamente ed è composto da un disco anteriore da 320mm ed uno posteriore da 270mm.
Quando si decide di disinserire l’ABS per affrontare qualche tratto di sterrato, emerge una leggera percezione del peso complessivo del mezzo — un aspetto da considerare soprattutto per i piloti di corporatura più minuta — ma la Bear 650 resta pienamente godibile anche su strade bianche e percorsi non asfaltati. I cerchi da 19" all’anteriore e 17" al posteriore, in abbinamento agli pneumatici dual-purpose, completano un pacchetto pensato per chi non vuole porsi limiti: perfetti per l’uso quotidiano, ma pronti ad accompagnare il pilota anche in qualche piacevole divagazione in fuoristrada.
A chi è rivolto l’acquisto di questa moto? A chi cerca un veicolo versatile, facile da gestire, agile e pratico. Ideale anche per chi desidera viaggiare in coppia, con un passeggero che avrà ampio spazio a bordo e un comodo maniglione. Se dovessimo consigliarla unicamente per il fuoristrada impegnativo, probabilmente sarebbe meglio chiedere qualche lezione a Fast Eddie, ma ciò non toglie, che la piccola Bear non si tira affatto indietro ed una volta prese le misure, sarà in grado a suo modo di dare belle soddisfazioni.
Un punto di debolezza? Forse la posizione della leva del cambio e del freno di dietro, un po’ troppo sottoposta a nostro parere, per il resto si sa, è questione di abitudine. Se fin qui ha convinto sotto il profilo tecnico ed emozionale, a renderla ancora più interessante è il prezzo, vero asso nella manica di Royal Enfield. Ma per quello, vi lasciamo un po’ di suspense: lo sveleremo a fine articolo.
PROVA ROYAL ENFIELD CLASSIC 650 - ICONA VINTAGE
Dopo l’anima versatile e grintosa della Bear, è il momento di salire in sella alla Classic 650, la più elegante delle novità Royal Enfield. Non servono molte parole per descriverla: basta uno sguardo per capire che si è di fronte a una vera icona retrò, un omaggio autentico agli anni ’50 che riesce a coniugare estetica, comfort e qualità costruttiva.
Le livree raffinate, le cromature brillanti e l'attenzione maniacale per i dettagli restituiscono l’impressione di avere davanti un oggetto più da collezione che da utilizzo quotidiano. Eppure, la Classic 650 è una moto da vivere. Il serbatoio scolpito, i fari rotondi e le linee tracciate a mano sulla carrozzeria sulla splendida colorazione azzurra, fanno di questo modello un pezzo unico, capace di trasmettere emozione ancora prima di avviare il motore.
Una volta in sella, il comfort è immediato: la posizione di guida è rilassata, la sella è comoda e ben imbottita, l’altezza da terra contenuta permette a tutti di toccare facilmente con i piedi. Le braccia cadono naturalmente sul manubrio e le gambe trovano subito la posizione ideale. È una moto che non richiede sforzi, ma che invita a rallentare, a godersi il paesaggio e a riscoprire il piacere di una guida semplice e autentica.
I primi chilometri scorrono fluidi, accompagnati da un’erogazione dolce e lineare, perfettamente coerente con la filosofia della Classic: niente corse, nessuna fretta, solo la bellezza del viaggio. Una passeggiata su due ruote, dove ogni curva è un’occasione per godersi il momento, immersi in uno stile senza tempo.
PROVA ROYAL ENFIELD CLASSIC 650 - GUIDA DOLCE
La guida della Classic 650 è quanto di più fluido e rilassante si possa chiedere a una moto di questo segmento. L’erogazione è dolce, progressiva, senza strappi, e contribuisce in maniera decisiva a trasformare ogni tragitto in una passeggiata di piacere. Il motore bicilindrico da 650 cc, con 48 CV, offre una coppia ben distribuita già dai bassi regimi: non punta a emozioni adrenaliniche, ma a garantire una guida sicura, piacevole e rilassata, perfettamente in linea con la filosofia Royal Enfield.
La potenza non è mai eccessiva, ma sufficiente a muoversi con agilità nel traffico urbano, affrontare con disinvoltura le strade extraurbane e, soprattutto, godersi il viaggio senza ansia da prestazione. Il telaio ad anello, ispirato ai modelli storici del marchio, lavora in sinergia con una ciclistica improntata al comfort. Le sospensioni fanno bene il loro dovere, assorbendo con efficacia le piccole irregolarità del fondo stradale.
Unica nota meno convincente: l’impianto frenante, che pur svolgendo il proprio compito, trasmette una sensazione di risposta leggermente inferiore alle aspettative, soprattutto nella prima parte della frenata. Anche nella gestione del peso in curva serve un minimo di confidenza: la moto è stabile, ma richiede qualche chilometro per adattarsi al suo ritmo e trovare il giusto assetto.
Infine, va detto che la sella unica, seppur comoda e ben imbottita, lascia poca libertà di movimento, e nei primi tratti può capitare di scivolare leggermente in avanti. Tuttavia, una volta prese le misure e trovata la posizione ideale, il comfort generale è assolutamente promosso, anche per tragitti prolungati.
A prima vista, l’assenza di sistemi elettronici potrebbe far pensare che la Classic 650 sia una moto difficile da domare, ma niente di più sbagliato. Anzi, sorprende per la sua facilità di guida: nonostante il suo aspetto da motociclo d’altri tempi, si rivela incredibilmente adatta anche ai motociclisti meno esperti. La moto è agile, divertente e intuitiva, capace di offrire emozioni genuine senza la necessità di complicate regolazioni elettroniche. Qualche piccola vibrazione può farsi sentire, ma niente che comprometta il piacere di guida.
Se siete motociclisti solitari, probabilmente sarete contenti di avere la sella unica e conservare l’iconico profilo classico della moto. Ma se volete trascorrere delle splendide avventure a bordo della vostra moto con la vostra compagna di vita, niente paura perché la sella passeggero è inclusa. E poi si sa, la felicità è più vera quando è condivisa! Tra i punti di forza di questa motocicletta c’è sicuramente l’emozione che sa regalare: la guida sicura, rilassata, eppure non priva di carattere. Unico neo? Il display LCD: piccolo e poco leggibile, specialmente in condizioni di luce intensa.
PROVA ROYAL ENFIELD BEAR E CLASSIC 650 - QUANTO COSTANO?
In un mercato sempre più dominato da modelli retrò dal prezzo elevato, Royal Enfield ha colpito nel segno: la Bear e la Classic 650 riescono a offrire un mix vincente di fascino vintage, dotazioni moderne e un prezzo contenuto, rendendo queste moto accessibili a chi cerca una due ruote affascinante e dal carattere senza tempo, senza doversi svenare.
Ma passiamo finalmente al prezzo delle due moto. La Bear 650 è disponibile nelle livree Petrol Green, Wild Honey, golden shadow e l’edizione speciale Two Four Nine. Il prezzo è di 7300 euro per le prime due livree, mentre c’è un sovrapprezzo di 100 euro per la Golden Shadow e di 200€ per la Two four Nine.
La Classic 650 è invece disponibile nelle colorazioni Vallam Red a 6800 euro, Teal a 6900 euro e, la nostra preferita, la Black Chrome a 7100 euro. Dei prezzi assolutamente sconvolgenti al giorno d’oggi, se si pensa di star portando a casa una moto così unica. Se cercate moto che sanno emozionare, senza compromessi su stile e qualità, ad un prezzo contenuto, Bear e Classic sono pronte a conquistarvi. Brava Royal Enfield: il futuro del vintage è già qui.











