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MotoGP, Di Giannantonio: "Con questa moto ho ritrovato i miei punti di forza"

"Con la moto dello scorso anno non potevo sfruttarli. Oggi avevo un'ultima occasione, ho pensato a divertirmi ed il giro è arrivato. Sono felice, ho ritrovato le sensazioni che non avevo dalle gare della scorsa stagione". Morbidelli: "Oggi eravamo lì davanti, ma non quando contava esserlo, la Q2 non sarà facile"

MotoGP: Di Giannantonio:

Si dice che le bestie ferite siano le più pericolose, e guardando 'il lupo' Di Giannantonio sferrare un'ultima zampata per la Q2 in Argentina sul filo dei secondi ci viene da pensare che ci sia un fondo di verità. Più che di rabbia però, l'ipotetico ululato dev'esser stato di gioia quando il pilota romano, ondeggiando su e giù col casco, si deve esser reso conto dell'impresa.

Non tanto per il posto in Q2 alle spese dell'ottimo Ogura, di per sé già più che positivo date le sue condizioni fisiche non ottimali, ma per l'aver fermato il proprio riferimento 2° a poco più di un decimo da quello di Marc Marquez, mica male insomma. Giustificata quindi la gioia di Fabio, che tra un abbraccio di Uccio ai box ed un sorriso compiaciuto del team manager Nieto inizia a pregustare le possibilità di una GP25 (la famosa 24.9) che soltanto adesso sta iniziando a conoscere. L'infortunio alla spalla rimediato durante i test rischiava di segnarne le sorti a campionato appena iniziato, ma ora per il romano è forse arrivato il momento di presentarsi tra i protagonisti.

"Abbiamo lavorato veramente bene col team durante le libere - spiega Di Giannantonio al termine delle libere - siamo migliorati in ogni sessione, ad ogni uscita, giro dopo giro. Siamo ancora in una fase in cui ci stiamo conoscendo meglio coi nuovi membri del team, e lo stesso stiamo facendo con la moto. Oggi avevo un'ultima occasione per segnare quel giro veloce, mi sono rilassato e mi sono detto di avere un ottimo pacchetto con cui poter fare un buon tempo, che dovevo soltanto divertirmi e trovare quelle sensazioni che so di poter avere, ed il tempo è arrivato. Sono davvero felice perchè è un qualcosa che mi mancava sin dalle ultime gare della scorsa stagione, od anche di recente... perchè per via di questa maledetta spalla ho dovuto affrontare parecchie difficoltà" - ammette quindi tra i denti il pilota romano - quindi per questo motivo e per il risultato di oggi sono davvero felice e soddisfatto, sopratutto per il team".

Quel giro veloce quindi è arrivato facilmente?
"Stavo guardando i dati della sessione, è chiaro che oggi siamo migliorati passo dopo passo prima di arrivare a quel risultato. La realtà è che non posso dire di conoscere ancora appieno questa moto, e lo stesso può dirsi del team, credo che abbiamo ancora molti margini di miglioramento sotto diversi aspetti".

In cosa hai fatto la differenza?
"Nel mio stile di guida sono sempre stato un pilota i cui punti di forza sono l'ingresso curva ed il suo apice, sono anche un buon frenatore ma non è il mio punto di forza principale. L'anno scorso sulla GP23 era difficile sfruttare questi miei punti di forza, quindi ora li sto facendo nuovamente miei, perchè con questa moto è possibile farlo".

Te lo aspettavi di tornare competitivo in così breve tempo?
"Sono felice, questo piccolo risultato ti da quella scarica di adrenalina, la stessa felicità di un cucciolo che attendeva un biscottino - scherza diggia - ora che ho preso quel biscotto ne voglio ancora. Finalmente dopo un lungo periodo difficile sono tornato a divertirmi".

Come procede il tuo recupero fisico?
"E' chiaro che la spalla mi fa ancora male, mi disturba e non è piacevole, ma sono venuto qui con un approccio diverso. Sono venuto qui per essere veloce, non voglio concentrarmi troppo sui risultati ma non cerco neanche degli alibi o delle scuse, voglio correre, il dolore c'è ma prenderò comunque la cassetta degli attrezzi e mi metterò a lavoro, questo è il mood di questo weekend".

Morbidelli: "Ero davanti, ma non quando contava esserlo"

Qualche difficoltà in più l'ha avuta invece Franco Morbidelli, oggi 12°. Il pilota italo brasiliano ha avuto difficoltà a trovare le giuste sensazioni sul suolo argentino, relegandolo così ad un passaggio obbligato dalla Q1.

"Non è andata come mi aspettavo - spiega Frankie - nel pomeriggio mi è mancata quella velocità per la Q2, so di aver fatto il massimo anche se chiaramente non è stato sufficiente. Ho avuto difficoltà a trovare le giuste sensazioni nelle curve veloci, in cui ho perso molto tempo. Il feeling in generale non è stato perfetto, ero li davanti ma non quando contava esserlo. Domani entrare in Q2 sarà complicato, sappiamo come funziona, non sarà facile passare il turno ma daremo il massimo".

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