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MotoGP, Valentino Rossi: "Bagnaia non deve cadere nelle trappole di Marquez"

"Deve divertirsi e tentare l'impossibile nei duelli. In MotoGP hai a che fare con la paura, l'adrenalina è incomparabile a quella con le auto. I vecchi rivali? Provo gusto a quando rivedo Stoner e Lorenzo"

MotoGP: Valentino Rossi:

Valentino Rossi inizia la sua nuova stagione da pilota in Australia, dove questo fine settimana correrà la 12 Ore di Bathurst a bordo della BMW M4 del team GT3, poi lo aspetta il WEC, il campionato endurance, in cui correrà ancora nella classe GT3. Il Dottore continua a divertirsi in pista, pur avendo raddoppiato il numero delle ruote. L’istinto del pilota è ancora lo stesso, come ha confessato in un’intervista concessa al Corriere della Sera.

Quando vado a correre cerco e trovo la stessa concentrazione - ha garantito - Sento la mancanza della famiglia, ma so di avere bisogno anche di quella felicità lì. Si tratta di migliorare, di essere competitivo con le auto. Che sono molto più sicure delle moto. Prima del via, in MotoGp, sei tesissimo, hai a che fare con la paura. Un’adrenalina incomparabile. E poi i piloti di auto sono quasi sempre ricchi che pagano per correre mentre i piloti di moto sono degli scappati di casa che magari diventano ricchi correndo”.

Di una cosa è felice dopo più di un quarto di secolo passato nel motomondiale.

La mattina mi sveglio, mi accorgo di essere tutto di un pezzo, sano e salvo, e sono contento - ha raccontato - Il merito va alla fortuna, ma anche all’attenzione che metti per preservare il tuo corpo, per ragionare. Ricordo un sacco di attimi precisi, un sorpasso preparato e riuscito, l’intenzione di una mossa senza sapere se ne verrai fuori, l’istante che innesca un incidente”.

Ora è maestro e amico dei piloti della sua Riders Academy e uno di loro, Bagnaia, quest’anno dovrà vedersela con Marquez, rivale anche di Valentino. Quale consiglio dà a Pecco?

Ci sono giorni in cui devi vincere e giorni in cui devi portare a casa punti. Non l’ha mai fatto, altrimenti avrebbe vinto anche il terzo Mondiale - la risposta - Non cadere nelle trappole, nei giochi mentali, non farsi condizionare dal compagno di squadra. Nei duelli divertirsi e tentare l’impossibile”.

Rossi ha anche parlato dei suoi vecchi avversari, da Biaggi in poi, e dal rapporto che ha con loro. Stoner e Lorenzo sono stati anche al suo Ranch.

Correre contro comporta un odio sportivo fortissimo. Ma quando si smette, resta il rispetto per chi ha diviso con te emozioni e tensioni - ha affermato - Con Stoner, lo stesso. Quando rivedo Gibernau o Lorenzo, provo gusto. Avversari che non sono mai andati oltre un certo limite di aggressività”.

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